Anche i risicoltori francesi puntano a utilizzare il proprio riso, inserendosi nel business del sushi, i cui principali fornitori a livello europeo ora sono soprattutto i produttori italiani. Da inizio anno, un numero per ora limitato di ristoranti giapponesi hanno sostituito il riso made in Italy con una produzione francese, collocata non lontano da Carcassone, a Marseillette. La collaborazione è iniziata l’anno scorso, con il ristoratore Guillaume Fillot, che ha testato con successo il prodotto locale. Ogni anno, il produttore e il venditore hanno concordato la consegna di una tonnellata e mezza di riso, che per ora offre solo la garanzia di essere privo di pesticidi ma presto sarà completamente biologico. Costa il 30% in più di quello d’importazione. Il produttore di sushi afferma però che se tutti usassero prodotti locali, si creerebbero creati molti posti di lavoro sul territorio. Inoltre, Guillaume Fillot non intende fermarsi: ha in programma di utilizzare il marchio sushi “Sud della Francia”, attraverso l’utilizzo di fino a prodotti nelle vicinanze (alghe, pesce, cetrioli, carote …).
L’IMPORT NON FERMA IL LUNGO B
Si torna a scambiare a ritmi feriali nell'ultima seduta di borsa di questa settimana a Mortara. La ripresa degli scambi porta ad alcune variazioni positive, in diversi casi frutto di allineamenti a prezzi già espressi altrove ma figlie del crescente interesse della...