Mercato pesante per i risicoltori nella settimana appena trascorsa. I nuovi passi indietro visti nelle sedute di inizio settimana (leggi) si confermano anche alla borsa di Mortara venerdì mattina.
NUOVI CALI ALL’ORIZZONTE PER I TONDI
Le sale di contrattazione in questo momento vedono una domanda quasi totalmente assente. La richiesta di merce appare calata in quasi tutti i comparti, secondo quanto riferito dagli operatori. Anche risi più richiesti nelle ultime sedute, ad esempio i lunghi B, oggi sono poco cercati dalle riserie. Ne risulta un contesto di mercato che tende al ribasso nelle valutazioni, al momento arginato dal numero esiguo di scambi conclusi. L’offerta infatti, ricevendo proposte economiche che faticano anche ad essere in linea con i prezzi a listino, diminuisce ancor di più la sua propensione alla vendita.
Il risultato dello scarso incontro tra le due parti è che l’unica variazione ufficiale è l’allineamento di Sole e similari a 60 €/q lordi, come registrato già nelle sedute di inizio settimana. Questa voce rappresenta in questa sede tutti i tondi generici, quotati in modo vario essendo declinati diversamente nelle borse di Novara e Vercelli, ma all’atto pratico già pagati questa cifra. Traballano anche le voci più apprezzate dall’industria tra i risi tondi, ossia Centauro e Selenio. Queste oggi si presentano a 70 €/q lordi a listino ma, secondo quanto riferito dalla mediatrice vercellese Andreea Lazar nel suo resoconto di mercato pubblico, sono contrattati a 65 €/q lordi. Alla luce di disponibilità trasferibili pressoché triplicate rispetto all’anno scorso a pari data ed all’arrivo di merce dall’estero di questo comparto, attendersi che questi passi indietro si possano ufficializzare nel prossimo futuro pare condivisibile.
LUNGHI A E “INDICA” STABILI
Maggiore stabilità nelle valutazione dei lunghi A, le cui disponibilità trasferibili al contrario dei tondi sono molto scarse e risulta complesso trovare sostituti dall’estero. In particolare, per i gruppi Roma, Baldo e S. Andrea il prezzo attuale rimane 90 €/q lordi. Anche per questi risi la domanda è calata ma pare maggiore rispetto ad altri gruppi merceologici. Carnaroli e similari sono anch’essi stabili, rispettivamente a 130 €/q lordi e 120 €/q lordi, con una richiesta davvero minima. Fermo anche il gruppo Arborio, a 110 €/q lordi.
I lunghi A generici, dopo i recenti passi indietro, continuano ad avere una domanda deficitaria. Per le partite di questi risoni offerte sul mercato dai risicoltori l’industria ha iniziato a offrire in alcuni casi 70 €/q lordi, secondo quanto riportato nella già citata analisi della mediatrice Lazar. Il prezzo di riferimento attuale in tutti i listini, tuttavia, rimane 75 €/q lordi. Per questo comparto bisogna ricordare anche le scarse disponibilità trasferibili e la buona versatilità di alcune varietà in riseria anche per il mercato interno. Considerando questi fattori nel momento di nuova crescita della domanda, che potrebbe arrivare verso la fine del mercato, è possibile che questa quotazione torni ad apprezzarsi. Per questo attendere può risultare remunerativo. Infine, pur registrando la minor domanda citata in apertura, resta stabile il prezzo dei risi “indica”, 50 €/q lordi. Autore: Ezio Bosso.
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