Se il Vietnam mantiene le misure di distanziamento sociale e di restrizione troppo a lungo, ancora più imprese dovranno sospendere le operazioni di raccolta e lavorazione. Questo si tradurrà in enormi perdite sul fronte dell’esportazione, secondo quanto affermato dal vice capo del Dipartimento Import-Export del Ministero dell’Industria e del Commercio Tran Thanh Hai. LO spiega The Rice il rapporto settimanale di Gaotrade disponibile online.
Accade, ad esempio, in diciannove località del sud del Paese asiatico, che rappresentano il 45% del valore totale delle esportazioni vietnamite. Qui si pratica il distanziamento sociale, e le perdite di esportazione sono state enormi, ha riportato il giornale Lao Dong.
Oltre a queste località e Hanoi, alcune altre aree hanno applicato misure antipandemiche in una certa misura, causando difficoltà alle imprese. Molte imprese sono anche stanche di regolamenti incoerenti relativi a un distretto o una provincia. Tran Thanh Hai ha spiegato che ci sono stati molti regolamenti, he poi vengono continuamente modificati, mentre i funzionari ai livelli inferiori non vengono aggiornati in tempo con quelli nuovi. Il dipartimento delle riserve del Ministero delle Finanze del Vietnam ha aperto una gara d’appalto per acquistare 73.000 tonnellate, mentre la società che gestisce gli aiuti locali e internazionali ha acquisito una grande quantità di riso lavorato, fino a 50.000 tonnellate, da distribuire alle popolazioni povere nelle regioni dove l’infezione covid-pandamica è più alta.
A questo si aggiunge che 31 tipologie di merci importate in Vietnam dalla Cambogia, tra cui il riso, avranno diritto a dazio zero, secondo quanto stabilito da un decreto del governo vietnamita del 14 settembre. Il decreto stabilisce quote per il riso cambogiano pari a 300.000 tonnellate l’anno e stipula tariffe speciali preferenziali per l’importazione in linea con l’accordo sulla promozione del commercio bilaterale tra Vietnam e Cambogia nel 2021-2022.
Per godere dell’incentivo, i prodotti devono avere certificati di origine forma S concessi dalle agenzie autorizzate della Cambogia e trasportati attraverso i valichi di confine elencati nell’appendice III del decreto.
Anche la Turchia ha annunciato l’eliminazione delle tariffe su alcuni legumi e cereali. Secondo un decreto presidenziale pubblicato nella Gazzetta Ufficiale l’8 settembre 2021, le tariffe di importazione su ceci, lenticchie, e grano, segale, orzo, avena, e sorgo (solo sementi per la cucitura) sono ridotti a zero fino al 31 dicembre 2021 – A quanto pare il riso non è coinvolto .