Scambi ai minimi e listini fermi nelle sedute di borsa tenutesi martedì (leggi l’analisi).
OFFERTA CONSERVATIVA
A portare il mercato in questo contesto è sia la domanda, sia l’offerta come sappiamo. La prima è calata in queste ultime settimane dopo un periodo dove aveva ricercato maggiormente la merce. I risicoltori a loro volta propongono poco risone sul mercato, atteggiamento avuto un po’ per tutto il corso della campagna di vendita. Le disponibilità sappiamo essere ridotte, soprattutto per i risi da interno, ma ad acuire la ristrettezza dell’offerta si sono aggiunti alcuni nuovi fattori.
Tra questi l’incertezza per la prossima campagna, causata dalla scarsa disponibilità irrigua. Oggi la conseguenza di questa situazione in campagna è un probabile brusco calo nelle superfici seminate a riso, domani potrà essere un raccolto nuovamente deficitario (MA ESISTE UNA SOLUZIONE ALLA SICCITÀ). Per questo molto risicoltori stanno trattenendo la merce ancora in magazzino nell’attesa di ulteriori rincari, pensando anche di aspettare fino al prossimo inverno.
VIALONE NANO IN ASCESA
Tra di essi vi è anche un’esponente della risicoltura mantovana, Maria Luisa Berzaghi. «Ad oggi non ho ancora venduto il risone prodotto nella scorsa campagna – afferma l’agricoltrice di Castel d’Ario (MN) -. Attendo confidando nella possibilità di ottenere profitti maggiori rispetto ad oggi. Nella mia azienda produco solo Vialone Nano, la varietà più coltivata nelle nostre zone. Essa viene molto richiesta dalle riserie del nostro territorio, essendo il riso che ci distingue. Questo oggi ha un prezzo remunerativo nelle quotazioni ma la sua disponibilità vendibile è assai ridotta, per questo sto attendendo confidando che con la scarsità il prezzo possa alzarsi ulteriormente».
A confermare questa posizione vi sono le comunicazioni degli operatori di mercato. Nella sua analisi pubblica Paolo Ghisoni, mediatore lombardo, afferma che Vialone Nano ha un prezzo indicativo intorno ai 145 €/q lordi, nonostante i listini dove è quotato propongano ancora 140 €/q lordi. Egli precisa inoltre che nella realtà il prezzo varia di trattativa in trattativa, legato alla qualità merceologica del risone proposto.
«IL CALDO HA PENALIZZATO IL RACCOLTO»
«Il riso che abbiamo raccolto nella nostra azienda ha caratteristiche merceologiche in linea con le richieste dell’industria – continua Berzaghi -. Ciò grazie ad una disponibilità idrica mai deficitaria nonostante i molti timori nella scorsa estate. Il forte caldo ha influito in parte sulla quantità raccolta ma non ha inficiato la resa alla lavorazione, qui dove l’acqua non è mai mancata appunto. Forse qualche difficoltà in più l’hanno avuta più a valle ma non so in quale misura.