L’agricoltura potrebbe beneficiare dell’esenzione dell’Irap, la tassa, introdotta nel 1997, che colpisce il reddito prodotto al lordo dei costi per il personale ed è quindi proporzionale al fatturato più che all’utile di esercizio. La disposizione potrebbe essere inserita nella prossima legge di Stabilità che dovrà essere presentata entro il 15 ottobre, ed essere operativa già per il 2016. All’ipotesi sta lavorando il Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, e la agevolazione dovrebbe sommarsi alla misura tesa ad eliminare l’Imu sui terreni agricoli già dal prossimo anno. L’Irap agricola sparirebbe, secondo le indiscrezioni, con un anno di anticipo rispetto agli altri settori e si motiverebbe con la volontà di non spegnere la vitalità del comparto agricolo che, nonostante le difficoltà, dimostra di avere un enorme potenziale. Da gennaio sono oltre 35 mila le nuove partite Iva registrate in agricoltura e nella pesca (+30% rispetto al 2014) e l’export agroalimentare, grazie anche all’effetto Expo, a giugno ha fatto registrare il record di circa 18 miliardi di euro. Nel settore agricolo l’Irap grava su circa 250mila imprese, per lo più di piccole dimensioni. Come esempio, nell’anno di imposta 2012, i contribuenti sono stati in totale 239.560. Di questi 227.878 hanno versato importi fino a 1.907 euro; poco più di cinquemila rientrano nello scaglione successivo, fino a 5.400 euro, 3.400 imprese hanno versato fino a 8.594 euro. Tra le aziende di grandi dimensioni solo 84 imprese hanno versato tra gli 83.824 e i 227.597 euro, e 10 aziende fino a 2,5 milioni. L’idea del governo è agevolare gli imprenditori agricoli che non hanno beneficiato molto dell’abbattimento del costo del lavoro sui contratti a tempo indeterminato, visto che il settore utilizza per lo più contratti stagionali. (20.08.2015)
IL RISO E’ SOST
Presentati i risultati della sperimentazione Risosost