Verona, patria del Vialone Nano Igp, si candida a diventare la capitale del cibo sicuro. A chiederlo il Presidente della Camera di Commercio Fabio Bortolazzi: ®E’ difficile trovare in Italia una realt cos ben assortita nell’agro-alimentare come quella veronese – sottolinea – ed per questo che rilancio nuovamente e con forza la nostra candidatura a sede dell’Authority per la sicurezza alimentare¯. Che Verona sia una provincia ad elevata cultura agro-alimentare, lo dimostrano i dati del rapporto della stessa Camera di Commercio sulle trasformazioni alimentari, dal quale si apprende che sono 1.394 le aziende veronesi che operano nel settore a fine 2004, secondo i dati del Registro Imprese della Camera di Commercio di Verona, di cui il maggior numero (871) si dedica alla produzione di altri prodotti alimentari, una categoria che comprende, panetteria e pasticceria fresca (674 imprese), altri prodotti (dolcificanti, budini, creme, alimenti precotti, minestre, brodi ecc.- 65 imprese), pasta e farinacei (62), fette biscottate, biscotti (23), cio tutte categorie in cui rientra anche la trasformazione del nostro cereale, che nel Veronese ha un presidio produttivo e culturale importantissimo. Qui si producono, secondo i dati del 2003, 110.000 quintali di questo prodotto e in particolare di Vialone Nano Veronese, cui l’Europa ha, caso unico in Italia, concesso l’Indicazione geografica protetta. Il principale partner commerciale del Veronese si riconferma la Germania, che acquista a Verona prodotti per un valore di circa 166 milioni di euro. Seguono gli USA per 89 e il Regno Unito per un ammontare in valore di 66 milioni e una crescita del +5%. Dall’analisi logistica condotta dal Prof. Borghesi dell’Universit di Verona, nell’ambito della indagine promossa dalla Camera di Commercio di Verona sul settore agroalimentare veronese dal titolo "L’agroalimentare a Verona. Radiografia del settore ed analisi della prospettiva logistica", risulta chiara l’assoluta preponderanza di flussi incrociati da e verso il Nord Europa, pari al 57,08% della movimentazione globale (dati 2002) e da e verso l’Ovest Europa, pari al 24,14%. I flussi di andata e ritorno da e verso il Sud rappresentano complessivamente il 16,56% (di cui l’11,5 con destinazione o provenienza Stati Uniti, l’1,87% l’Estremo Oriente ed il 3,19% l’Italia Meridionale). Verso i Paesi dell’Est Europeo viene movimentato solo il 2,21% del flusso globale. ®Qui a Verona abbiamo tutto, ha dichiarato Bortolazzi, dalle strutture produttive ai laboratori, dalle reti logistiche ai centri di ricerca scientifica, dai sistemi di movimentazione delle merci alle coltivazioni ed alle produzioni migliori al mondo, e abbiamo le carte in regola per far diventare la nostra citt centro e polo di riferimento dell’agroalimentare nazionale ed europeo¯.
IL CLIMA CAMBIA, CARTESIO NO
Un Carnaroli produttivo e molto stabile che fa della precocità una marcia in più