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VERCELLI HA FRETTA DI RICOSTRUIRE

da | 11 Lug 2019 | Non solo riso

L’assemblea dei soci di Confagricoltura Vercelli e Biella, tenutasi ieri presso la Caserma Scalise di Vercelli, ha permesso ai risicoltori di conoscere alcune nuove personalità del panorama istituzionale agricolo e di valutarne le idee, anche in seguito ai violenti eventi atmosferici dello scorso weekend. (TI SEI DIFESO?)

Il neo Assessore all’agricoltura di Vercelli Alessandro Pozzolo ha voluto parlare degli eventi di sabato sera: “Vercelli e l’agricoltura sono in simbiosi, troppo spesso ciò non è stato ricordato e noi vogliamo far si che non succeda più. Il riso deve essere la molla che permette alla città di andare avanti e il Comune, nonostante la sua limitata capacità di intervento in ambito agricolo, deve impegnarsi affinché ciò avvenga nel modo migliore possibile. Venite a parlare con noi, confrontiamoci e lavoriamo insieme, perché da una relazione sincera e franca può partire un buon lavoro di cooperazione. Qualche giorno fa c’è stato questo drammatico evento metereologico che ha colpito duramente alcuni agricoltori. La giunta comunale e il sindaco stanno intervenendo con i fatti, chiedendo lo stato di calamità in riferimento agli eventi accaduti. Si attende la concessione, che significherebbe avere la possibilità di accedere ai fondi predisposti in questi casi, consentendo di alleviare il danno subito, seppur parzialmente.”

In risposta ha preso la parola Luigi Perinotti, Presedinte di Confagricoltura, che ha spiegato: “L’evento di sabato ha colpito molto duramente una fascia territoriale estesa del comparto risicolo (precisamente il temporale ha causato i danni maggiori lungo una direttrice aerea che collega San Germano Vercellese e Stroppiana, ndr). Ci siamo confrontati con le istituzioni locali capendo che lo stato di calamità è necessario in particolare per velocizzare le operazioni di sistemazione delle aziende. Noi abbiamo bisogno di celerità nello smaltimento dei materiali che sono finiti a terra e nella concessione dei permessi per la ricostruzione, poiché fra due mesi avremo bisogno dei magazzini che sono stati scoperchiati e degli essiccatoi sventrati  per poter procedere nell’essicazione e nello stoccaggio del riso. I due mesi di cui parlo, luglio e agosto, sono i peggiori per poter concludere opere del genere ma noi non possiamo rimandare e faremo di tutto per risolvere la situazione, impegnandoci soprattutto in prima persona, a dimostrazione dell’operosità che ci contraddistingue. Ci auspichiamo che venga snellita la burocrazia e eliminati alcuni vincoli sulla ricostruzione, perché è vero che erano belle le cascine di una volta ma una volta! Oggi esistono materiali molto più resistenti, forse meno estetici ma sicuramente più funzionali. Lo stato di calamità sarà fondamentale, quindi, per avere la possibilità di ricostruire in tempo e senza eccessive limitazioni,più che per l’accesso a fondi, che sicuramente non danno fastidio, ma sono di più facile reperimento rispetto ai permessi burocratici.” Autore: Ezio Bosso  (Nei prossimi giorni presenteremo i risultati della tavola rotonda che ha concluso l’assemblea e alla quale ha partecipato il neo assessore regionale all’agricoltura del Piemonte)

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