La sterilità atipica segnerà il raccolto del riso, quest’anno. Lo segnala l’Ente Risi in uno studio firmato da Maria Luisa Giudici. Non c’entrano le basse temperature: il problema si presenta per ben altri motivi su molte varietà, ibridi compresi, con una prevalenza sul riso S. Andrea della Baraggia. Il responsabile della sterilità atipica non è il clima ma un virus del nanismo giallo dell’orzo, BYDV, che provoca la produzione di pannocchie «parzialmente o completamente sterili» scrive Giudici su Il Risicoltore. «Questo virus, trasmesso principalmente dall’afide Rhopalosiphum padi, era già conosciuto quale agente causale del giallume del riso, malattia tristemente nota per i gravi danni arrecati negli anni 1970-1980 e recentemente riscontrata di nuovo su diverse varietà di riso, sebbene con una sintomatologia, per alcuni aspetti, non completamente assimilabile a quella osservata in passato» osserva la ricercatrice che annuncia il ritrovamento del giallume «sia nella forma diffusa che nella distribuzione a macchie circolari» tipiche della sterilità atipica. Questa patologia si contrasta con trattamenti aficidi, ma «il ritorno del giallume e l’aumento della sterilità atipica – annota l’autrice dello studio – sono coincisi con una rinnovata e ampia diffusione in fossi e risaie dell’infestante Leersia oryzoides, già nota come principale fonte del virus BYDV. Questo virus, tuttavia, è stato trovato anche in altre piante spontanee quali Poa e Bromus». Anche se servono maggiori studi, i ricercatori dell’Ente Risi sono convinti che per contrastare questa malattia occorra contenere gli afidi e le erbe infestanti non solo nelle risaie e nei fossi, ma anche sugli argini e le ripe. (07.10.14)
IL RISO E’ SOST
Presentati i risultati della sperimentazione Risosost