L’intitolazione della sala della sede Coldiretti al primo piano della Casa dell’Agricoltore in piazza Zumaglini, la posa della targa in memoria e l’inaugurazione dell’opera pittorica del pittore Mauro Penzo. Così la Coldiretti interprovinciale ha celebrato venerdì 27 luglio, il ricordo dell’on. Renzo Franzo, fondatore e primo direttore dell’organizzazione agricola sul territorio delle due province, scomparso lo scorso 3 marzo all’età di 103 anni. (LEGGI L’ULTIMA INTERVISTA DI FRANZO) Renzo Franzo nacque infatti a Palestro il 16 dicembre nel 1914. Cuore della terra del riso, l’elemento che accompagnerà la sua vita, sintesi di un piccolo mondo in cui convergono l’agricoltura, Coldiretti e la sua città, Vercelli. Si è sempre definito “un umanista prestato all’agricoltura”.
Terminata la guerra, Franzo è protagonista della nascita della Coldiretti a Vercelli, chiamato da Paolo Bonomi per organizzarla sul territorio oltre Sesia. Sempre nel 1946 Franzo è candidato all’Assemblea Costituente, ma non viene eletto e sarà secondo degli esclusi: meno di due anni dopo, nel 1948, diventerà invece deputato e riconfermerà il suo ruolo nelle successive legislature, per un totale di cinque ed oltre vent’anni di mandato parlamentare.
Il suo impegno in Coldiretti – di cui sarà presidente per oltre trent’anni – ricalca quello delle grandi battaglie che il sindacato agricolo conduce nel dopoguerra: dall’assistenza medica per i coltivatori diretti. E’ protagonista, tra il territorio e la capitale, di tutte le altre battaglie condotte da Coldiretti, che portano risultati importantissimi per gli agricoltori del territorio: dall’istituzione delle Casse Mutue, che diede ai contadini i benefici assistenziali e sanitari dei lavoratori urbani, per le quali si attivò sul territorio, alla garanzia delle pensioni di anzianità per i colitvatori diretti.