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UNA POLTRONA PER DUE ALL’OVEST SESIA

da | 19 Dic 2020 | NEWS

Rien ne va plus? Bocche cucite all’Ovest Sesia, ma l’associazione irrigua più antica si prepara ad eleggere il Cda e il nuovo presidente. E’ già avvenuta l’elezione dei presidenti dei 40 distretti e dei 20 tenimenti isolati da cui dipende tutto, così come l’elezione dei delegati. Sul più bello, però, la Asl ha bloccato la procedura, a causa del Covid 19: l’assemblea che da sempre elegge il presidente e gli organi dirigenti non si può fare perché si creerebbe assembramento.

Lunedì, pertanto, il Cda uscente dovrà deliberare una modifica del sistema elettorale per consentire di compiere l’ultimo passo: prevedibilmente, si trasformerà l’assemblea in seggio elettorale, cioè non ci sarà la plenaria ma i delegati saranno invitati a votare e sfileranno senza assembramenti al seggio. Questione di giorni, ma bisogna riformare regole che sono applicate da lungo tempo e questo rende tutto più difficile.

Testa a testa per l’Ovest Sesia

Sul piano politico, il presidente uscente, Ottavio Mezza, ha fatto un passo indietro e in tre ne hanno fatto uno avanti. Sono Quirino Barone, ex presidente dell’Unione agricoltori, Emanuele Gabutti, risicoltore di Sali Vercellese e vicino a Mezza, e Stefano Bondesan, un indipendente che ha terreni agricoli a Pezzana, ma soprattutto importanti legami con la politica vercellese. Secondo i bene informati, i delegati sarebbero divisi tra Barone e Bondesan, con il secondo in vantaggio. Barone rappresenta la tradizione, le organizzazioni agricole e ha una lunga storia nella risicoltura. Il secondo è vicino ai vertici locali di Forza Italia, è sindaco di Pezzana e riveste altre cariche amministrative.

Professionalmente, nasce come tecnico della 2078 nell’Unione agricoltori ma poi avvia un’attività autonoma, che lo vede in competizione con le stesse organizzazioni sindacali. Forse per questo, nessuna delle organizzazioni agricole ha deciso di sostenerne la candidatura. L’elezione dei delegati avrebbe segnalato una volontà di discontinuità, ma le nuove regole elettorali, che impediranno un confronto all’interno dell’assemblea plenaria e ridurranno il momento decisionale a un voto a scrutinio segreto, rendono particolarmente incerto l’esito di questa sfida vercellese.

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