Abbiamo dato la notizia qualche settimana fa: dopo oltre 45 anni, lo scorso 26 novembre è andato in pensione il “patentino”, ossia l’autorizzazione all’acquisto dei presidi sanitari (ora prodotti fitosanitari) tossici, molto tossici e nocivi, sostituito dal nuovo certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo, che interesserà tutti i prodotti fitosanitari e coadiuvanti per uso professionale. I vecchi “patentini” in corso di validità (la durata è di 5 anni) potranno essere utilizzati sino alla loro scadenza naturale, ma per tutti coloro che ne fossero sprovvisti e volessero acquistare e utilizzare prodotti fitosanitari e/o coadiuvanti, il Dlgs 150/2012 e il decreto 22 gennaio 2014 dettano un nuovo percorso formativo (http://www.risoitaliano.eu/patentino-addio/) In seguito, abbiamo fornito altri dettagli, perché il problema del patentino fitosanitario è tutt’altro che risolto. Ora tastiamo il terreno piemontese, grazie a Coldiretti Vercelli-Biella che sta facendo un gran lavoro per accompagnare gli agricoltori nella comprensione e nell’applicazione delle nuove norme. Un lavoro reso particolarmente complesso dall’adozione del Pan, che impegna anche questa Regione. Ne parliamo con Daniele Imerone, coordinatore provinciale per la formazione (Vercelli – Biella – Novara – Vco) per conto di INIPA Piemonte.
Partiamo dallo stato dell’arte. Qual é la situazione del patentino per diserbi in Piemonte?
In Piemonte (come del resto in tutta Italia) la normativa sui patentini fitosanitari è variata con l’introduzione del PAN (piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari) e a prima vista il cambiamento può sembrare poco rilevante ma in pratica è una vera rivoluzione per il mondo agricolo. L’intento del nuovo Pan è quello di arrivare ad un agricoltura sostenibile cercando di limitare al massimo i rischi per la sicurezza degli operatori del campo agricolo, dei consumatori finali e soprattutto dell’ambiente. I punti principali del PAN sono, come sappiamo, la protezione degli utilizzatori e della popolazione interessata, la tutela dei consumatori, la salvaguardia dell’ambiente acquatico e delle acque potabili, la conservazione della biodiversità e degli ecosistemi e la promozione dello sviluppo della difesa integrata e di metodi di produzione o tecniche di difesa alternativi per ridurre la dipendenza da prodotti fitosanitari.
Il punto dolente sembra essere quello dei differenti doveri che scattano dal fatto di possedere già un patentino. Quale dev’essere il comportamento delle categorie ammesse al rinnovo e di quelle ammesse invece a conseguire il patentino ex novo ?
Per il rilascio la nuova normativa prevede corsi per tre categorie ben distinte: gli utilizzatori professionali (possono accedere ai corsi i soggetti con 18 anni compiuti che utilizzano i prodotti fitosanitari nel corso della loro attività professionale, compresi gli operatori e i tecnici, gli imprenditori ed i lavoratori autonomi ricadenti nel settore agricolo o in altri settori ), i consulenti (possono accedere ai corsi i soggetti con età minima di 18 anni in possesso di diplomi o lauree in discipline agrarie e forestali) e i distributori (possono accedere ai corsi i soggetti con età minima di 18 anni in possesso di diplomi o lauree in discipline agrarie, forestali,biologiche, ambientali, chimiche, mediche e veterinarie); per tutte e tre le categorie è previsto un corso base da 20 ore, per consulenti e distributori è previsto un ulteriore corsi specifico di 8 ore. Esistono alcune esenzioni, nel caso degli utilizzatori professionali sono esentati dalla partecipazione dei corsi, ma devono comunque superare l’esame di abilitazione, i possessori di diploma superiore di durata quinquennale o di laurea anche triennale, nelle discipline agrarie e forestali, biologiche, naturali, ambientali, chimiche, farmaceutiche, mediche e veterinarie; nel caso dei consulenti sono esonerati dalla frequenza al corso di formazione e dall’esame gli ispettori fitosanitari, i docenti universitari che operano nel settore fitosanitario, i ricercatori delle università o di altre strutture pubbliche che operano nel settore fitosanitario, i soggetti che alla data 26/11/2015 abbiano acquisito una documentata esperienza. Al termine di tali corsi è previsto un esame per l’ottenimento dell’abilitazione. Per ottenere il rinnovo dell’abilitazione all’utilizzo (ilpatentino ha validità 5 anni) è necessario acquisire almeno 12 crediti)
In base all’esperienza di questi mesi, quali problemi incontrano i risicoltori e le altre categorie di agricoltori piemontesi in questa fase?
C’è grande fermento, il patentino, ma soprattutto il Pan vengono visti – giustamente – come una rivoluzione nel nostro settore, tuttavia dobbiamo essere realisti e dire che al momento non abbiamo segnalazioni su problematiche particolari, forse perché fino ad oggi non sono ancora iniziati i trattamenti. Il problema maggiore potrebbe derivare dall’introduzione dei nuovi pittogrammi sulle confezioni, anch’essi normati dalla nuova legislazione in materia di prodotti agrochimici: fortunatamente, però, fino al 2017 i pittogrammi vecchi non verranno eliminati ma coesisteranno nelle confezioni di diserbanti in commercio nel nostro Paese. (04.04.15)