Secondo una recentissima ricerca dell’Ente Risi, condotta da AcNielsen, il mercato italiano del riso ha un presente e un futuro multietnico. Gli acquisti dei cittadini extracomunitari rappresentano infatti il 12% del consumo, oltre 38mila tonnellate su un totale di 320mila che sarebbero finite sulle tavole degli italiani. La prima indagine che analizza il legame tra riso e immigrazione fornisce tuttavia anche altri indizi. Vediamo insieme quali sono. Secondo il Sole 24 Ore che pubblica la notizia, il 99% delle famiglie extracomunitarie dichiara di aver acquistato riso nel corso dell’anno. Il canale pi utilizzato, nel 73% dei casi, sono i super e gli ipermercati. Seguono i discount (16%) e i negozi tradizionali (5%), mentre solo il 2% della fornitura avviene in quelli etnici. E, a sorpresa, l’81% dichiara di cucinare il riso "normale" come primo piatto e il 33% (il questionario era a risposta multipla) per accompagnare secondi e contorni. ®Segno di un’italianizzazione delle abitudini alimentari. Spesso, infatti, si tratta di famiglie con figli nati in Italia¯, sottolinea Imma Campana, sales manager di AcNielsen e curatrice della ricerca che in fase di aggiornamento. In attesa di ulteriori dettagli i produttori iniziano a fare i conti con la nuova frontiera. ®L’immigrazione per ora una nicchia di mercato che pu far segnare un aumento dei consumi¯, commenta il direttore dell’Airi Roberto Carrire. All’inizio del 2006 – secondo la Fondazione Ismu – gli immigrati erano quasi 4 milioni e dovrebbero attestarsi tra 5,5 e 7 milioni nel 2016. Nuove prospettive in vista per il settore del riso lavorato che nel 2006, secondo l’Airi, ha registrato un volume d’affari di 750 milioni di euro, in un Paese che si distingue nell’Unione Europea come primo produttore (pari a 1,430 milioni di tonnellate di riso greggio e a 994 mila tonnellate di lavorato, per circa due terzi destinato all’export). Riso Gallo pronta a raccogliere la sfida. Nel 1999 la societ ha creato la linea "Grandi Risi del Mondo". Un segmento che, afferma il responsabile commerciale del mercato italiano Carlo Preve, ®cresce al ritmo del 10% annuo¯, ma rivolto agli italiani con il gusto dell’esotico. In parallelo ®stiamo studiando la possibilit di mantenere questa linea proponendo confezioni pi specifiche che hanno come target gli immigrati, considerando le variet di uso comune nei loro Paesi o di creare una linea ad hoc¯. Per il direttore commerciale di Curti Srl, Guido Deandrea, i consumi degli immigrati sono ®un fenomeno da approfondire perch rappresentano un potenziale bacino di clientela¯. La societ di Valle Lomellina (Pavia) annovera tra i suoi prodotti il riso basmati, importato da India e Pakistan, grezzo o lavorato. Sul mercato italiano vale il 3-3,5% su un fatturato totale pari a circa 170 milioni di euro nel 2006. In questo segmento Curti presente con un marchio di alta gamma e uno, pi economico, in confezioni da uno, due e cinque chili. Riso Scotti da alcuni anni ha portato sul mercato basmati e thai di alta gamma, che su fatturato totale di 126 milioni di euro rappresentano oggi il 3% circa. ®Sappiamo che dovremo fare i conti con il fenomeno dell’immigrazione, ma per ora non c’ una vera pianificazione in questo senso¯, racconta il direttore marketing Angelo Lonati. Quali caratteristiche dovrebbe avere il riso per immigrati? ®Una confezione pi grande – spiega – un prezzo abbordabile e variet diverse a seconda delle etnie: basmati per mediorientali, indiani e pakistani, riso aromatizzato per cinesi, thailandesi e vietnamiti, tondo per i Nordafricani¯.
BANDO ISI INAIL 2024
Rese note le regole di ammissione al Bando ISI INAIL 2024 valido per l’anno 2025. Il bando è suddiviso in 5 assi principali.