La crescita delle esportazioni di Japonica dimostra che il riso italiano ha ancora un futuro, ma pone degli interrogativi sul tipo di futuro. Commentando la notizia sulla Stampa di Torino, il presidente dell’Airi Mario Preve conferma che il nostro riso si vende bene in Paesi come la Turchia, il Libano, gli Stati Uniti e la Svizzera. Ma si vende soprattutto la varietà adatta per cucinare il risotto: «Sono risultati stabili – spiega Mario Preve (foto piccola) che è anche patron di Riso Gallo – perché a differenza dell’Indica, per cui vale molto il fattore prezzo, per lo Japonica si guarda in maniera predominante alla qualità». Come sappiamo, il riso Japonica europeo viaggia al ritmo di + 44,5% rispetto all’anno scorso, stando ai dati Ue. Una crescita confermata, seppur in termini diversi, dal ministero dello Sviluppo economico. Questa performance pone dei problemi tattici e strategici. I primi riguardano la battaglia in corso a livello europeo per far scattare la clausola di salvaguardia e salvare la produzione di riso indica dalla concorrenza dei Pma: i funzionari europei non sono inclini a distinguere tra chi produce Japonica, ed è ben retribuito in questa fase, e chi produce indica, ed arranca. Ma è sul piano strategico, cioè sull’orientamento varietale, che si pone un problema: dopo anni di investimenti sull’indica, se i segnali del mercato sono questi – solo coltivando Japonica si riesce a vendere e si vende bene – è probabile che i risicoltori italiani quest’anno investano in risi da risotto anche più di quanto stimi l’Ente Risi, che prevede un incremento del lungo A di oltre il 20%. Il sondaggio sulle semine è fermo da settimane, nel senso che l’Ente Risi dichiara di non aver ricevuto che 355 risposte su 611 al questionario distribuito ad un campione di risicoltori. Gli esperti prevedono che la marea di Japonica possa portare subito dopo l’inizio del raccolto a un ribasso dei valori di queste varietà: gli industriali, evidentemente, non sono preoccupati e pigiano sull’acceleratore, sottolineando che questa è la direzione che prende e – sottolinea Preve introducendo il concetto di “stabilità” – prenderà il mercato del riso italiano. Risicoltori avvisati… (15.04.14)
«GIU’ LE MANI DA EST SESIA»
Confagricoltura: delibere di Regione Piemonte e Regione Lombardia che portano al Commissariamento di Est Sesia inopportune