Nella mattinata di ieri prime quotazioni della nuova campagna a Mortara. Il listino emesso ripercorre quanto visto già martedì nella altre sale di contrattazione (leggi l’analisi).
DOMANDA IN CRESCITA
In questa seduta gli operatori registrano un atteggiamento più propositivo da parte della domanda. Le riserie ritirano la merce più velocemente e ne richiedono di più. I prezzi negli scambi sembra siano in linea con quanto riportato a listino. Per un gruppo varietale si parla di possibili apprezzamenti, i lunghi A da parboiled. Oltre alla conferma dei 50 €/q lordi per le varietà più pregiate (CL007, Leonardo, etc…), Luna CL, varietà riferita al gruppo oggi quotato 45 €/q, può essere piazzato a 50 €/q lordi, se si accettano pagamenti lunghi. Parlando del mercato interno il gruppo Arborio viene richiesto e poco offerto ai 55 €/q lordi attuali, segnale di possibili apprezzamenti. Questi dipenderanno però anche dallo sviluppo nel consumo sugli scaffali. La speranza è che possano nuovamente incrementarsi dopo il calo nel costo della materia prima.
Ciò sarebbe utile anche per il gruppo Carnaroli, attualmente in una situazione opposta. Per Classico e i sui similari, infatti, si registra un’offerta sovrabbondante, anche in seguito ad un maggiore investimento di ettarato. Questo contesto potrebbe spingere al ribasso la quotazione di un riso oggi non più all’apice delle valutazioni a listino. Al di sopra di esso vi sono due comparti scarsamente disponibili, perché poco coltivati, ma che paiono richiesti sul mercato. Tali sono Vialone Nano, oggi a 100 €/q lordi, e il gruppo Baldo, a 70 €/q lordi. Poco richiesto il gruppo Roma, quotato e scambiato a 55 €/q lordi. Per tale segmento merceologico gli operatori affermano sia possibile vedere sorprese nel corso della campagna.
AIRI CHIEDE UN DAZIO SUL RISO CONFEZIONATO
Riguardo ai risi maggiormente intersecati con l’estero, i tondi non vengono molto scambiati alle cifre attuali. Per questi risi sappiamo che vi è stato un calo nella superficie seminata, vedremo come si svilupperà il mercato, anche a livello internazionale. Molto richiesti i lunghi B, per i quali sembra possibile anche ottenere qualche € in più dei 40 €/q lordi a listino, se si accettano pagamenti lunghi. Ovviamente anche qui molto dipenderà da quanto riso arriverà dall’estero, non solo come risone o prodotto lavorato sfuso, anche già confezionato.
In merito a ciò di recente Airi, attraverso una lettera firmata dal presidente Mario Francese, ha richiesto un incontro con il Ministro Tajani. Nel testo si afferma che il riso italiano, leader europeo, è minacciato dalle importazioni di riso confezionato straniero. Queste, si legge, negli ultimi 5 anni hanno raggiunto il 30% delle importazioni europee, grazie all’essere sottoposte allo stesso dazio del riso sfuso. Vengono poi menzionate le possibili prossime concessioni all’India, tra cui la richiesta di registrare la denominazione”Basmati” IGP. Questa fornirebbe a tale riso la possibilità di essere esportato già impacchettato a dazio 0. Viene infine proposto da Francese di proteggere la filiera risicola individuando dazi specifici sul riso confezionato. Autore: Ezio Bosso.
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