La Confederazione Idrografica del Guadalquivir (Chg), un’agenzia del Ministero per la Transizione Ecologica e la Sfida Demografica, ha ricevuto l’autorizzazione per 106 contratti di trasferimento di diritti di irrigazione. Questi ultimi rappresentano un volume di 30 hm3 di acqua richiesta.
I CONTRATTI DI TRASFERIMENTO SONO REALTA’
Quasi tutte le domande sono già evase: per la maggior parte delle quali si prevede un esito favorevole. Ciò significa che il 90% delle pratiche presentate al Chg sono risolte e il 97% del volume totale di acqua trasferita è autorizzato. La maggior parte dei contratti proviene dalla zona risicola del bacino del Guadalquivir. Qui, data la situazione di siccità e la scarsa assegnazione concessa, quest’anno non si è potuto coltivare riso.
Dei contratti firmati, quindici non prevedono una compensazione finanziaria e gli altri variano da 0,15 euro al m3 a 0,53 euro al m3. La maggior parte dei contratti sono fissati a 0,24 euro al m3. Va ricordato che questa compensazione finanziaria è stabilita di comune accordo tra le parti contraenti, senza mediatori.
I CONTRATTI RIVOLTI ALLE COMUNITA’ D’IRRIGAZIONE
I contratti per il maggior volume d’acqua hanno avuto come destinatari le Comunità di Irrigazione della Bassa Valle del Guadalquivir, il Basso Guadalquivir B XII, la Zona di Irrigazione del Genil Cabra, il Basso Guadalquivir, la Riva Sinistra del Canale del Genil e Fuentepalmera.
Il 70% dei contratti è presentato meno di un mese fa. Ciò ha comportato un picco significativo nel carico di lavoro della Commissione Acqua del Chg per soddisfare le richieste degli utenti in questa situazione di grave siccità. Il processo ha seguito massima efficienza e rapidità ma con le necessarie garanzie legali.
A questo proposito, il processo è oggetto di informazione pubblica sul sito web del CHG, nella sezione concessioni: https://www.chguadalquivir.es/informacion-publica.
LEGGE SULLE ACQUE
Questa collaborazione ha permesso al Chg di emettere le delibere in tempo utile e in forma tale da dare certezza giuridica ai contratti di trasferimento dei diritti. Va ricordato che il Testo Unico della Legge sulle Acque stabilisce un periodo di due mesi per l’autorizzazione dell’organizzazione di bacino al contratto di trasferimento.
La Confederación Hidrográfica del Guadalquivir sottolinea che questi contratti sono uno strumento legale incluso nel Texto Refundido de la Ley de Aguas (Testo Rivisto della Legge sulle Acque) e sono normalmente utilizzati in situazioni di grave siccità in Spagna. Questo strumento regolamentato nell’ordinamento giuridico spagnolo è quindi incluso nei decreti sulla siccità pubblicati ai sensi dell’articolo 58 del Testo Unico della Legge sulle Acque, sia nel distretto idrografico del Guadalquivir, sia negli altri distretti.
Il contratto di cessione dei diritti d’uso dell’acqua, disciplinato dagli articoli 67 e seguenti del Regio Decreto Legislativo 1/2001, del 20 luglio, che approva il Testo Unico della Legge sull’Acqua, è creato come meccanismo per affrontare gli episodi di scarsità e siccità. L’obiettivo è una migliore riallocazione delle risorse disponibili e per rendere più flessibile il sistema di concessione, ottimizzando l’uso dell’acqua, che attualmente scarseggia.
CONCLUSIONI
In questo modo, questa figura è sempre applicata in modo che, in situazioni di temporanea carenza, le comunità irrigue possano trovare un accordo e cedere reciprocamente i diritti di irrigazione. Si tratta di una misura operativa che può essere applicata in qualsiasi situazione. Tuttavia, è particolarmente rilevante in situazioni di scarsità d’acqua, in quanto rende più flessibile il rapporto tra domanda e offerta.