Nel Vercellese è stato presentato il progetto Interreg WetNet: la Provincia ha identificato l’area sulla quale proporre un Contratto di Zona Umida così come definito dalle “Linee guida regionali per l’attuazione dei contratti di fiume e di lago” (DGR n.16-2610/2011), con l’ambito di risaia che interessa n.28 Comuni. E’ stata attivata una Cabina di regia composta da 17 Comuni, 33 Parchi, l’Autorità di distretto del Bacino del Po e la Regione Piemonte con competenze decisionali e di indirizzo. Una Segreteria tecnica composta da Arpa Piemonte, Università del Piemonte Orientale, IPLA e Parco del Po Alessandrino Vercellese come supporto tecnico alla Cabina di Regia. L’Assemblea di Bacino si è riunita il 19 marzo 2019: coinvolge tutti gli attori del territorio.«L’obiettivo principale – spiega la Dott.ssa Raffaella Pagano, Responsabile Ufficio Europa e Ufficio Biodiversità Provincia di Vercelli – consiste nel miglioramento della qualità ambientale, della biodiversità e del paesaggio della pianura risicola vercellese, definendo procedure e strumenti di tipo integrato, attraverso la messa a punto di uno strumento basato sull’esperienza dei Contratti di Fiume. Le ricadute in termini di opportunità si richiamano sinteticamente nel seguito: ottenere possibili finanziamenti su bandi regionali (Piano di Sviluppo Rurale, Bando per progetti di riqualificazione/ rinaturazione della fascia perifluviale, etc.) ed europei (Interreg, LIFE, etc.) per attuare le azioni che saranno condivise nel Piano d’Azione allegato al Contratto; individuare aree principalmente pubbliche su cui realizzare le compensazioni ambientali richieste dalla normativa vigente, per interventi di trasformazione del territorio; riqualificare il Paesaggio e salvaguardare le eccellenze naturalistiche del territorio; promuovere esperienze di turismo dolce».
Il parere di Coldiretti
Secondo Coldiretti Vercelli «é ancora troppo presto per trarre conclusioni affrettate solo dopo appena due incontri di analisi del progetto: l’area riguarda risorgive e fontanili che non vanno (da quello che e’ emerso) ad intaccare il comparto risicolo. Sarebbe opportuno tuttavia tenere in considerazione i risvolti che possono avere queste zone con le risaie limitrofe, durante le fasi di trattamento fitosanitario del prodotto».Ma in cosa consiste esattamente il progetto? WETNET è un progetto promosso dalla Comunità Europea nell’ambito del Programma di cooperazione Europea Interreg-MED, ha una durata di 30 mesi, dal 1 novembre 2016 al 30 aprile 2019 (estesi a ottobre 2019). Attraverso un partenariato che vede coinvolti dieci partner appartenenti a sei paesi, WETNET affronta la necessità di attuare un approccio strategico, sistematico e collaborativo per la gestione delle aree umide protette. Si tratta di un accordo volontario che viene sviluppato attraverso processi partecipativi dove attori, soggetti pubblici e privati si impegnano a integrare la conservazione delle zone umide nelle loro attività ordinarie, in grado di: aiutare la conservazione e la valorizzazione della biodiversità; mitigare l’impatto delle attività antropiche sugli ecosistemi umidi (es. agricoltura intensiva, turismo); incrementare la consapevolezza del valore socio- ambientale delle aree umide.
Le attività
La mappatura
Il partenariato di WETNET, in linea con il cronoprogramma del progetto, ha avviato tutte le attività propedeutiche alla fase di partecipazione del processo che porterà alla sottoscrizione dei Contratti di area umida di ciascun partner. Nel primo semestre del 2018, è stato messo a punto un quadro comune per questo processo comprendente l’analisi dei siti di interesse, del quadro normativo e degli stakeholder da coinvolgere. Ogni partner ha condiviso le proprie esperienze sul sito pilota, al fine di migliorare il processo a livello di partenariato. La Provincia di Vercelli, con D.D. 307 del 24/04/2018 ha costituito la Segreteria Tecnica (ST), struttura organizzativa prevista dalla Linee guida regionali per l’attivazione dei contratti di fiume, e composta dallo staff della Provincia di Vercelli, di U-Space s.r.l. Roma, dell’Ente Parco Po vercellese – alessandrino, di Arpa Piemonte, di IPLA- Istituto per le piante da legno e l’ambiente, dell’Università del Piemonte Orientale, di Corintea s.r.l., Società incaricata per lo sviluppo del Contratto d’area umida e supporto per la fase di VAS del Contratto, prevista dalle linee guida. La ST ha elaborato documenti preparatori per la fase di avvio dell’azione in riferimento all’analisi di contesto a livello locale (individuazione degli ambienti naturali, seminaturali e artificiali che caratterizzano l’area risicola, individuazione degli obiettivi generali e specifici, mappatura degli stakeholder). Sono state inoltre avviate azioni di sensibilizzazione e coinvolgimento di Comuni e aziende agricole per facilitare l’adesione a misure agroambietali del PSR, predisposti progetti collettivi e implementata e condivisa una Banca Dati con rilievi in campo per una mappatura degli elementi naturaliformi (sono stati censiti n.153 fontanili). La Provincia di Vercelli sta adesso avviando il processo di partecipazione e concertazione con gli stakeholder individuati, tra cui i Comuni insistenti nell’ambito di risaia oggetto del Contratto di area Umida. Poichè il progetto è in corso – come detto – non è ancora chiaro l’impatto che potrà avere sulle attività agricole. Autore: Martina Fasani