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TUTTO IL RISONE OFFERTO VIENE COMPRATO

da | 8 Dic 2021 | NEWS

moneta

Dopo una serie di rialzi delle quotazioni all’origine, i prezzi si dimostrano molto stabili e il mercato riflessivo ma le contrattazioni non si fermano e i trasferimenti restano molto attivi. Sulla Borsa Merci di Vercelli i prezzi persistono del tutto identici ed invariati rispetto alla scorsa settimana: Carnaroli e similari restano stabili a quota 625 €/tonnellata. Immobili i Tondi con 555 – 575 €/tonnellata; restano stabili anche i gruppi dei Medi e dei Lunghi A che si attestano sul prezzo massimo di 480 €/tonnellata. Sembra stabilizzarsi anche il Vialone Nano, attestandosi sui 750 – 820 €/tonnellata. Nessuna variazione degna di nota sulle Borse di Milano, Novara e Mortara.

Commenta così Stefano Pezzoni (https://ww.reschiriso.it ): «E ora? I comportamenti delle riserie e dei produttori fanno pensare che si sia arrivati ad un certo equilibrio tra domanda ed offerta. I quantitativi opzionati con i contratti in campo sono stati ritirati ed ora occorre collocarli sul mercato, operazione sicuramente non difficile in quanto il mercato è salito ben oltre i prezzi dei precontratti. Se i consumi reggeranno e non arriverà troppa merce dall’estero tutta in una volta, il mercato forse riuscirà a mantenere questo precario equilibrio ancora per i prossimi mesi. La situazione è comunque complessa e le variabili sono molte per poter definire una strategia sul lungo periodo».

Claudio Melano ci fornisce il punto di vista dei risicoltori: «Mercato calmo e riflessivo, scambi contenuti, a fronte di un’offerta minore che comunque viene assorbita in toto dall’industria. Per quanto riguarda i prezzi, essi registrano una sostanziale conferma rispetto ai mercati precedenti». 

Precisa poi il Tecnico CAP Nord Ovest Vincenzo Antonino: «L’Industria continua ad acquistare a prezzi superiori rispetto al listino ed i risicoltori continuano a vendere a prezzi che attualmente sono dignitosi per la campagna trascorsa; c’è da sperare che continui».

Prezzi e mercato del riso

I trasferimenti complessivi di risone, sulla base delle rilevazioni dell’Ente Risi, hanno raggiunto quota 535.333 t, con un incremento di 55.434 t (+12% rispetto alla scorsa campagna).

In particolare, risultano trasferite nella settimana 20.216 tonnellate di Tondo, 1.927 tonnellate di Medio, 20.800 tonnellate di Lungo A e 10.202 tonnellate di Lungo B per un totale di 53.145 tonnellate trasferite nella settimana. Per quanto riguarda le varietà da interno i trasferimenti ammontano a 14.534 tonnellate, mentre per quanto riguarda le varietà export sono state trasferite nel corso della settimana 6.410 tonnellate. I trasferimenti di Indica ammontano a 10.202 tonnellate. Sono in calo rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna i trasferimenti di Tondo che ammontano 124.584 tonnellate contro le 131.263 tonnellate del 01 dicembre 2020; in crescita, invece, i trasferimenti dei Medi a 14.442 tonnellate contro le 13.777 dello scorso anno; in leggero calo anche i trasferimenti del Lungo A, a 196.905 tonnellate contro le 219.387 della scorsa campagna; in aumento, invece, i trasferimenti del Lungo B che si attestano a 126.172 tonnellate contro le 115.472 tonnellate dello scorso anno.

A livello globale il settore cerealicolo traina gli aumenti dei listini agricoli globali, tanto che a novembre l’indice Fao che misura i prezzi delle commodity agricole più comunemente scambiate è cresciuto dell’1,2% e del 27,3% su base annua, secondo il rapporto mensile pubblicato dall’agenzia Onu.

Rincari medi di oltre il 20% nel corso del 2021 per le commodities agricole, con costi ai massimi. Secondo le stime della Banca Mondiale si assisterà ad una vera e propria de-escalation, probabilmente solo dal 2022, ammesso che siano definitivamente risolte le difficoltà logistiche e quelle legate ai cambi.

Sui mercati internazionali, la ripresa degli acquisti di Cina e Usa traina l’export agroalimentare europeo: continua la crescita delle esportazioni di prodotti agroalimentari dall’Unione Europea verso i Paesi terzi, sui mercati internazionali, la scorsa settimana risultavano in calo le varietà Argentina 5% (-10 dollari, a 480 dollari/t), il Brasile Type 1 (-5 dollari, a 440 dollari/t) e l’India 5% (-5 dollari, a 355 dollari/t). In aumento il Thai 100% B (+13 dollari, a 402 dollari/t). Questa settimana il bollettino di riferimento dei mercati internazionali non è stato pubblicato. Autore: Milena Zarbà

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