Uno studio di tre anni sta verificando quali sono le opportunità relative a come utilizzare al meglio la paglia di riso: infatti è previsto l’aumento dei quantitativi, a causa dell’incremento della meccanizzazione delle fasi di lavorazione, che lasciano sempre maggiori porzioni di paglia in risaia. Di recente è stata scoraggiata la tradizionale modalità di utilizzo, ovvero la bruciatura per fertilizzare il terreno per il raccolto successivo, a causa delle eccessive emissioni di gas serra. Per questo il Ministero federale tedesco per la cooperazione economica sostiene, dall’anno scorso, un progetto di tre anni insieme all’Irri, l’Istituto internazionale di ricerca sul riso con sede a Manila, nelle Filippine, per cercare nuove modalità di utilizzo: qualche giorno fa alcuni esperti si sono confrontati nella sede dell’Istituto per fare il punto sulle prime ricerche. Si tratta di Pyseth Meas (Cambogia), Caesar Joventino Tado (Filippine), and Nguyen Thanh Nghi (Vietnam, olte ad alcuni ricercatori dell’Università di Hohenheim, in Germania, che hanno aggiornato i presenti sullo status delle ricerche relative alla carbonizzazione e al compostaggio della paglia di riso, che come è noto è ricca di silicio. Durante l’evento si è discusso dei punti fermi del progetto, intitolato «Opzioni variabili per la gestione della paglia di riso per una migliore vita degli agricoltori, per la sostenibilità e per una bassa impronta ambientale nei sistemi di produzione a base di riso»
IL RISO E’ SOST
Presentati i risultati della sperimentazione Risosost