Si discute molto dei controlli e dei sequestri avvenuti in queste settimane nelle campagne risicole tra Pavia e Vercelli. Ebbene, quello che le autorità spesso non sanno è che i risicoltori lottano tutti i giorni contro topi e parassiti che insidiano i magazzini, e che possono causare perdite fino al 50% del quantitativo in peso, con l’ulteriore aggravio del rilascio da parte degli insani ospiti di allergeni e sostanze ritenute cancerogene, che possono compromettere il collocamento del raccolto. Sul numero di giugno di Molini d’Italia, Newpharm, società specializzata nel controllo dei parassiti, disegna il quadro della situazione, passando in rassegna infestanti primari e secondari: punteruoli, cappuccini, tignole, ecc. che sopravvivono tra i 18 e i 25 gradi e in derrate con umidità superiore al 13%. Un contributo tecnico interessante sia per risicoltori che per industriali risieri.
Obiettivo: controllo
«Nonostante gli impianti all’avanguardia che caratterizzano i moderni mulini, pastifici, riserie e altri attori della filiera, la presenza di infestanti è all’ordine del giorno, di conseguenza ogni strategia di controllo dovrebbe puntare al loro controllo e di certo non alla loro eradicazione. E’ necessario perciò focalizzarsi su interventi preventivi e di mantenimento per garantire condizioni igienico-sanitarie consone agli ambienti di stoccaggio e di trasformazione» sottolineano i tecnici Newpharm, che insistono sull’importanza della prevenzione per magazzini e riserie. «Manutenzioni alle finestre, ai portoni d’ingresso, ai basculanti nelle zone di carico e scarico sono imprescindibili per arginare coleotteri e tignole. Nei locali interni, l’asportazione delle polveri mediante aspirazione consente di allontanare insetti adulti, larve e perfino uova disseminate negli ambienti». La chiusura delle fessurazioni e delle crepe garantisce la riduzione di possibili nicchie di annidamento e «l’attuazione e l’implementazione di rigide misure igieniche forniscono un grosso contributo di base al controllo dei parassiti delle derrate».
Se l’infestazione è massiccia
Massicce infestazioni risultano complicate da risolvere: è decisamente più auspicabile avere sottomano una serie di dati oggettivi, forniti da trappole di monitoraggio. Se ciò non basta, si passa alla lotta chimica. Con molti accorgimenti. «Negli anni recenti l’agricoltura biologica è in rapida ascesa e gli alimenti “bio” sono sempre più richiesti. La lotta biologica destinata alle derrate biologiche prevede la somministrazione di sostanze, pure loro chimiche, connotate di proprietà diverse dagli insetticidi convenzionali. Il termine “chimico” non deve essere diffamato, poiché insetticidi chimici sono destinati anche al mondo del biologico; senza dubbio con altre caratteristiche. Un altro argomento riguarda aspetti prettamente regolatori: sulle derrate alimentari integre, i cereali in chicco per intenderci, possono venire somministrati esclusivamente dei “fitosanitari”, mentre negli ambienti esclusivamente vuoti sono autorizzati i “presidi medico-chirurgici” e “biocidi” . I fitosanitari riportano nell’etichetta ministeriale il cosiddetto periodo carenza o intervallo di sicurezza che identifica il numero di giorni che devono intercorrere tra il momento del trattamento sulla derrata e la possibilità di maneggiarla. In molti casi l’intervallo di sicurezza non è previsto, pertanto troveremo scritto “non necessario” o “zero giorni”. Gli insetticidi fitosanitari disponibili sono catalogati sulla base della loro formulazione, che può essere: polvere, liquida o gassosa. Le polveri secche sono formulazioni solide da impiegarsi tal quale in quanto la sostanza attiva ad effettiva azione insetticida è miscelata con polveri inerti. Di tutt’altra natura le terre di diatomee in quanto la loro azione insetticida è prettamente meccanica e si conclude con la lacerazione dei tegumenti degli insetti. I formulati liquidi invece possono essere concentrati da diluire in acqua oppure pronti all’impiego. Per quanto riguarda gli insetticidi con azione per “contatto” ed “ingestione” in formulazione liquida o polverulenta, le sostanze attive consentite sui cereali in genere sono: Cipermetrina, Deltametrina, Pirimiphos metile, estratto di Piretro, Kieselgur o Terre di Diatomee. Specificatamente per riso Deltametrina, estratto di Piretro, Kieselgur o Terre di Diatomee. Infine, i fitosanitari gassosi sono limitati ad ambienti chiusi e a tenuta stagna e si trovano come solidi che reagiscono con l’aria oppure in bombole sotto pressione. Si vuole rimarcare come i fitosanitari autorizzati per tali scopi possano essere applicati direttamente alla derrata integra previa una energica depolverizzazione. Un altro metodo di lotta davvero singolare e separato dai precedenti riguarda l’impiego di feromoni come strumento per realizzare la cosiddetta “confusione sessuale”. Questa pratica, ampliamente usata in pieno campo, non riesce a far breccia nei metodi di lotta diretti durante il post-raccolta, probabilmente perché limitato a poche specie, quasi esclusivamente Lepidotteri. Altre tecniche di lotta ai parassiti, destinate esclusivamente all’industria di trasformazione, prevedono l’impiego delle microonde, delle atmosfere modificate o l’uso razionale delle temperature (sia caldo che freddo). Autore: Luciano Pellegrini