Il Ministero turco dell’alimentazione, dell’agricoltura e del bestiame (MinFAL) ha annunciato un progetto di modifica del Codice per l’alimentazione sul riso. Questo permetterà una tolleranza fino al cinque per cento per quanto riguarda la miscelazione non intenzionale, contro il precedente livello di tolleranza zero. Secondo fonti del mercato turco, il commercio al dettaglio è soddisfatto di questa scelta, che consente una maggiore elasticità, con la presenza di una diversa varietà di riso nella confezione di riso che può arrivare fino al 5%. Con questa soglia realistica, il governo può ora reprimere il problema della miscelazione fraudolenta di varietà di riso più pregiate con altre più economiche: a questo punto è infatti possibile definire la differenza tra mix non intenzionale che può accadere durante la produzione, il trasporto e il trattamento ad una soglia inferiore al cinque per cento, e la miscelazione intenzionale con etichettatura fuoriviante riguardo varietà, qualità e origine di produzione. Questo negli anni, come ribadisce il Dipartimento di Stato americano che ha diffuso la notizia, è diventato un problema. Il riso è un pilastro nella dieta turca: anche l’Italia è un fornitore importante. La Turchia ogni anno produce circa 500 mila tonnellate di riso e ne importa dalle 200 alle 300 mila su base lavorata. L’Italia nella campagna 2014/2015 ne ha esportate 33.829 tonnellate di riso lavorato e semi lavorato, su un totale di 138.941 tonnellate importante; mentre in quella corrente la quota si è dimezzata, passando a 17,483 tonnellate su un totale di 53.306 tonnellate acquistate all’estero.
CORDONE FITOSANITARIO UE
La Commissione ha presentato la sua proposta di revisione delle norme esistenti il 17 ottobre 2023, tenendo conto dell’esperienza.