TRE SORPRESE DAI LISTINI

Sono tre le sorprese del mercato dei risoni, ai nastri di partenza mentre il raccolto è ancora in corso. Prima sorpresa: c’è una forte richiesta di riso indica, segno che le importazioni agevolate dai Pma non hanno ucciso il mercato, pur avendo deprezzato quelle varietà. L’industria sta facendo di tutto – ma proprio di tutto – per tenere bassi i prezzi di questi risi, asserendo che i margini sono risicatissimi. I risicoltori, fiutato l’affare, tirano sul prezzo. Le quotazioni oscillano intornoa i 29 euro al quintale (iva compresa) ma si è registrato qualche pagamento a 30, per quanto con tempi lunghi. 

Seconda sorpresa: malgrado il fortissimo investimento in risi da mercato interno, le quotazioni tengono. Vi è una importante domanda di Carnaroli in particolare: effetto Expo? Terza sorpresa: i tondi. Il Balilla a 35. Il Selenio, in alcuni casi, arriva a 38. E non si vende. Se poi il Selenio è bio, pare che raggiunga i 100 euro al quintale. Il vento del mercato è cambiato in pochi giorni, come si evince dalla tabella che riportiamo: tanta domanda, offerta ancora trattenuta, ma solo se raffrontata alla voglia di comprare dell’industria, la quale comunque, tra i contratti precampagna e le vendite, sta ritirando molta materia prima. L’impressione è che la crescita delle quotazioni sia destinata a proseguire nelle prossime settimane. Autore: Paolo Accomo in collaborazione con il Servizio Vendita Risone di Mortara (19.10.2015)