Non si ferma il crollo delle quotazioni a listino nella seduta di venerdì a Mortara. Il documento vede quasi tutte le voci con forti variazioni. Alcune di queste sono dovute ad allineamenti, in seguito alle difficili sedute di inizio settimana (leggi), altre rappresentano delle novità a livello ufficiale.
TONDI IN CADUTA LIBERA
Partiamo dal comparto che appare versare nelle condizioni più critiche, i tondi. L’ultimo aggiornamento sui trasferimenti fornito da Ente Risi registra una rimanenza disponibile presso i risicoltori di 122.904 tonnellate. Tale numero significa un preoccupante +103% rispetto alla media dei tre anni precedenti a pari data, sostanzialmente il doppio. A ciò si aggiunge il persistere dello scarso interesse all’acquisto da parte dell’industria, per questi risi come per quasi tutti gli altri, eccetto Cammeo e i lunghi B secondo quanto riportato.
Il risultato è un brusco calo per tutte le voci a listino. Sole e similari, rappresentativa qui anche di Omega e Terra, scende di 8 €/q in una settimana e 3 rispetto ad inizio settimana, affermandosi a 52 €/q lordi. Tale cifra, inferiore di ben 12,50 € rispetto ad un mese fa, ci riferiscono non essere però il reale prezzo pagato per le partite che i risicoltori decidono di vendere nonostante l’assenza di richiesta, pagate 50 €/q lordi. La stessa offerta viene fatta a chi mette sul mercato del Centauro, nonostante la sua quotazione sia “ancora” a 55 €/q lordi con un sorprendente -10 €/q in 72 ore circa. I mediatori riferiscono che 55 €/q lordi sono offerti per le partite proposte di Selenio, anch’esso non richiesto, a 60 €/q lordi a listino.
LUNGHI B RICHIESTI A 45 €/Q
Lunghi B come detto cercati in sala di contrattazione dopo il passo indietro di martedì a 45 €/q lordi consolidato anche a Mortara. Tale prezzo viene riconosciuto però a fatica, con il rischio di concludere a qualche €/q in meno, per i risi ibridi e Pvl 136, che sappiamo essere poco apprezzati dalle riserie. In questo comparto le rimanenze sono maggiori del passato ma non in modo dirompente come nel caso dei tondi, +37% rispetto alla media dei 3 anni scorsi. Per questo, considerando anche la domanda presente, è auspicabile che il calo non prosegua.
Arriviamo infine ai lunghi A, unico comparto dove la disponibilità è deficitaria rispetto al passato, -20% sempre a pari data rispetto alla media di 3 anni precedenti. I lunghi A da parboiled confermano la quotazione di martedì, 65 €/q lordi. Per questi risi la domanda rimane bloccata. Ne risulta che per molte varietà si fatica ad ottenere il prezzo ufficiale, riconosciuto però per quelle di pregio, non più quotate singolarmente.
BRUSCHI PASSI INDIETRO PER CARNAROLI E ARBORIO
Nel mercato interno diversi nuovi cali, in parte sorprendenti. Le rimanenze presso i risicoltori sono deficitarie rispetto agli ultimi due anni, in linea ormai con quelle di tre anni fa. Ciò a causa di un trasferito decisamente inferiore rispetto agli anni passati, 253.121 tonnellate contro una media di 357.496 (-29%). Questo significa che i consumi del nostro riso da risotto sono calati ai prezzi visti quest’anno. Questo ha portato ora ad un blocco nella domanda quasi totale, eccetto che per Cammeo, che causa bruschi deprezzamenti per le partite proposte. Questi, una volta consolidati, raggiungono il listino.
A subirne maggiormente le conseguenze è il riso più disponibile, forse perché più costoso per il consumatore, ossia il gruppo Carnaroli. Il Classico scende di altri 5 €/q rispetto a martedì (-10 €/q su base settimanale), arrivando a 120 €/q lordi. I similari scendono di 10 €/q in 7 giorni, arrivando a 104 €/q lordi come prezzo massimo ufficiale. Calo leggermente inferiore ma meno atteso, alla luce di disponibilità trasferibili più ridotte, per il gruppo Arborio. La nuova quotazione massima diventa 102 €/q lordi, con un brusco passo indietro di 7,50 €/q rispetto a lunedì a Novara. Meno 5 €/q anche per il gruppo Roma (Barone), ora quotato 85 €/q lordi e acquistato a tale cifra. Restano fermi a 90 €/q lordi il gruppo Baldo, grazie alla richiesta per Cammeo, e il gruppo S. Andrea. Per quest’ultimo il peso di un player molto legato all’acquisto di tale riso ed i suoi similari permette alla quotazione di tenere. Infine Vialone Nano torna a 135 €/q lordi. Autore: Ezio Bosso.
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