TONDI IN ACCELLERAZIONE

In seguito alle sedute di borsa di Milano e Mortara emergono novità positive per tondi e medi e conferme per gli importanti apprezzamenti visti ad inizio settimana nel mercato interno (LEGGI). In crescita anche i trasferimenti, sebbene i volumi restino al di sotto dei livelli dello scorso anno.

TONDI +5 €/Q

Il recente passo avanti di Selenio a 60 €/q lordi sembra aver dato un nuovo impulso al mercato dei risi tondi. Centauro, Sinfonia e CL 18 sono state le prime a beneficiare di un apprezzamento, data la loro vicinanza al segmento di vendita di Selenio. Nella mattinata di venerdì la voce che le rappresenta  a Mortara (Centauro Balilla) raggiunge i 55 €/q lordi. Sebbene non vi siano ulteriori rialzi a listino per i tondi, gli operatori segnalano la possibilità di ottenere un incremento di 5 €/q anche per le varietà definite generiche come Omega e Araldo. Anche i risi medi registrano un rialzo a Milano, raggiungendo i 50 €/q lordi. Tale aumento, tuttavia, non è stato confermato nella seduta di venerdì a Mortara. Questo evidenzia una valutazione non uniforme all’interno del gruppo, influenzata dalla varietà e dalla qualità merceologica.

Come anticipato mercoledì, Milano è stata la prima piazza a superare la soglia dei 100 €/q lordi per il Carnaroli Classico. Questo ha toccato i 104 €/q lordi nella voce massima del gruppo a listino, con i similari identificati dal minimo a 100 €/q lordi . Queste quotazioni non hanno trovato una conferma completa a Mortara. Qui venerdì l’intero gruppo è stato quotato a 100 €/q lordi. il mancato allineamento sembra derivare da un calo della domanda per questo segmento. Un fenomeno simile a quello osservato per il gruppo Arborio dopo aver raggiunto la tripla cifra. Questo comportamento da parte dei compratori suggerisce la volontà di fissare un tetto massimo da non superare per non essere portati ad aumentare il prezzo al consumo in modo eccessivo, rischiando un crollo nelle vendite come accaduto nel 2022-2023.

TRASFERIMENTI IN CRESCITA

I trasferimenti (VEDI L’ULTIMA RILEVAZIONE) sono migliorati significativamente nelle ultime settimane. In ottobre si sono registrati numeri vicini a quelli usuali per il periodo di raccolta, nonostante le difficoltà operative in campagna. I ritardi agronomici e operativi ci facevano partire in difetto rispetto ad un anno fa del 32% al 2 ottobre, diventato – 11% al 5 novembre. Per tutte le settimane i ritmi di trasferimento sono stati ben al di sopra delle 30.000 tonnellate (valore di riferimento medio per un collocamento agile), come accade tipicamente nel periodo di trebbiatura. Nel dettaglio, nel periodo 2-8 ottobre 34.579 tonnellate, 9-15 ottobre 37.471 tonnellate, 16-22 ottobre 33.859 tonnellate, 23-29 ottobre 36.167 tonnellate e negli ultimi sette giorni 30.429 tonnellate, nonostante la presenza delle festività.

ONDATA DI IMPORTAZIONI DAL PAKISTAN

I comparti che stanno performando meglio rispetto al solito sono i medi ed lunghi A da parboiled/export, due gruppi con una disponibilità prevista maggiore. Al contrario, i risi lunghi B stanno affrontando difficoltà, con trasferimenti ben al di sotto della media stagionale. Tale risoni sembrano anche faticare in molti casi ad ottenere i 50 €/q lordi a listino nelle ultime sedute. Questo scenario è causato dall’incremento delle importazioni dall’estero, soprattutto dal Pakistan, che ha inondato il mercato con molta merce, tra cui la maggior parte è Basmati. Sebbene il Basmati non sia direttamente paragonabile agli “indica” italiani, è in forte concorrenza sugli scaffali dei supermercati. I numeri proposti da Ente Risi che rappresentano questa situazione sono il +41% nelle importazioni nazionali, +59% se consideriamo il solo Pakistan, ed il sorprendente +285% nelle importazioni di Basmati in Ue, +348% se consideriamo la provenienza Pakistana. Autore: Ezio Bosso