Si svuota il listino emesso a Vercelli, mentre i più densi documenti proposti a Novara e Milano rimangono totalmente invariati. Ci avviciniamo così alla fine delle contrattazioni per il raccolto 2023, con le commissioni prezzi che si riuniranno in queste sedi ancora per poche sedute, mentre a Mortara le riunioni saranno sospese già da questo venerdì. La domanda resta buona per gran parte del risone ancora disponibile, ormai scarso secondo gli ultimi dati emessi da Ente Risi il 9 luglio, i quali indicano che il prodotto trasferito era prossimo al 90% del raccolto stimato.
Come annunciato venerdì (leggi), alla luce di tale contesto, questa sarà l’ultima analisi di mercato per la campagna in corso. Domani vi proporremo un’intervista con un autorevole risicoltore ed esperto di mercato, con il quale cercheremo di fare un bilancio della campagna di vendita 2023/2024.
LE QUOTAZIONI CONCLUSIVE: TONDI POCO SCAMBIATI
Vercelli propone la quotazione solo per Omega, gruppo Arborio e similari di Carnaroli. Sono questi due, ovvero tondi generici e mercato interno, i comparti in cui vi è più disponibilità residua di merce, ma, come affermato più volte nelle ultime settimane, gli andamenti di mercato risultano molto differenti. Nel contesto generale di buona domanda, i risi da risotto continuano a essere i più richiesti, come dimostrato anche dai recenti apprezzamenti. Per Arborio, i 75 €/q lordi sono più che consolidati, riconosciuti anche per le partite con qualità merceologica non ottimale, mentre le rese migliori sembrano riuscire a spuntare anche qualcosa in più. Stabili Carnaroli, ormai difficilissimo da trovare, e similari, rispettivamente a 75 €/q lordi e 70 €/q lordi. Confermate le quotazioni anche per i gruppi Roma, Baldo e S. Andrea.
I tondi generici, al contrario, sono poco scambiati. I risicoltori attendono e auspicano che la valutazione torni a 50 €/q lordi, considerata la retribuzione minima per coprire i costi produttivi. Le riserie, per il momento, restano a 45 €/q lordi, come proposto a listino, ma sembra vi siano segnali di cedimento. Per gli altri comparti ormai non quotati in tutte o alcune delle borse, sono confermate le ultime quotazioni di 60 €/q lordi per Selenio e lunghi B, e 50 €/q lordi per Centauro e Sole. I lunghi A da parboiled, per i quali ci si attende un investimento alla semina maggiore del consueto, come per i tondi generici (i dati ufficiali dovrebbero essere pubblicati a breve in questa difficile annata per la burocrazia agricola), non si vendono più facilmente ai 60 €/q lordi ancora proposti a listino sia a Milano che a Novara. Autore: Ezio Bosso
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