Il mercato resta stabile per quotazioni e tendenze nelle sedi piemontesi. L’industria acquista agevolmente buona parte del risone offerto, esponendosi alla richiesta solo per i risi tondi. Per i lunghi B perdura il momento di flessione della domanda descritto nell’ultima analisi (LEGGI), con scarsità di acquirenti disposti a pagare i 55 €/q lordi, sebbene tale prezzo sia confermato nei listini ufficiali.
TONDI VENDUTI VOLENTIERI, DIVA E SUNROSE NO
Nonostante un interesse maggiore, non si registrano segnali di rivalutazione per alcuna varietà del gruppo tondi. I prezzi di riferimento rimangono invariati: 65 €/q lordi per il Selenio, 55 €/q lordi per Centauro, Sinfonia, CL 18 e Fortunato, e 50 €/q lordi per i generici, prevalentemente Omega e Araldo. A questi valori i risicoltori vendono di buon grado la merce di cui ancora dispongono, essendo risi mediamente produttivi che permettono la remuneratività con valori simili. Tuttavia, questa disponibilità alla vendita non spinge i compratori a rilanciare economicamente, nonostante le scorte trasferibili siano inferiori alla norma.
Situazione diversa per Diva e Sunrose, che restano ancorati ai 40 €/q lordi. Un prezzo che i risicoltori considerano insoddisfacente e, in molti casi, in perdita, sebbene entrambe le varietà vantino una buona produttività. Per questo gli agricoltori cercano di trattenere la merce il più possibile. Tuttavia, la necessità di vendere, dovuta all’abbondanza delle scorte disponibili, porta inevitabilmente questi risoni sul mercato. Le riserie, consapevoli della situazione, evitano di richiederli, contribuendo a mantenere bassi i prezzi.
CL 007, ARBORIO E CARAVAGGIO “NOMINALI”
Nel segmento dei lunghi A da parboiled di maggior pregio, come CL 007, le due sedi piemontesi continuano a mostrare un disallineamento. A Novara il prezzo si attesta a 48 €/q lordi, mentre a Vercelli è 50 €/q lordi, ma con la dicitura “nominale”. Tale espressione indica che di scambi per questi risi non ce ne sono stati molti e gli operatori riferiscono che non si sono conclusi in modo univoco, con la possibilità di ottenere anche il prezzo maggiore tra i due a listino.
Tale dicitura continua a comparire anche per Arborio e similari e per Caravaggio e similari nel listino di Piazza Zumaglini. Questi gruppi sono oggetto di scambi ridotti, sia per la scarsità di merce disponibile sia per la volontà dei risicoltori di non vendere al di sotto delle quotazioni ufficiali. Per i similari del Carnaroli, ottenere i 100 €/q lordi di riferimento non è impossibile, se non fosse che molte partite non hanno caratteristiche merceologiche ottimali. Al contrario, per il gruppo Arborio, i 95 €/q lordi ufficialmente indicati restano un obiettivo irraggiungibile, con le riserie che non offrono più di 90 €/q lordi.
Di fronte a questa situazione, i produttori preferiscono attendere, considerando che la merce disponibile non è abbondante. Invariati nei prezzi e nell’equilibrio degli scambi i gruppi Roma, Baldo e S. Andrea/Gloria. Autore: Ezio Bosso
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