In Thailandia, i prezzi sono scesi del 6% a causa dell’indebolimento del baht rispetto al dollaro e della fine delle consegne all’Indonesia. Inoltre, si prevedono buoni raccolti nei prossimi mesi. Pertanto, gli importatori si aspettano ulteriori riduzioni dei prezzi prima di tornare sul mercato. A febbraio, le esportazioni sono state nuovamente molto attive, avvicinandosi a 800.000 tonnellate, non lontano dalle esportazioni di gennaio, con un aumento del 45% rispetto al 2022. Il Thai 100%B ha segnato 479 dollari contro i 489 di gennaio. Il riso parboiled è sceso a 476 dollari da 484. Le rotture di riso A1 Super thailandesi sono invece aumentate dell’1% a 443 dollari da 438. Le restrizioni alle esportazioni di rotture di riso indiane e vietnamite stanno avvantaggiando gli esportatori thailandesi. Ne parla il rapporto mensile Inter-rice, realizzato da Patricio Méndez del Villar, ricercatore presso il Centre de Coopération Internationale en Recherche (www.cirad.fr).
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