Motori a pieno regime per l’export mondiale di riso. Con prospettive di crescita, nel 2007, soprattutto per la Thailandia, leader globale che potr contare quest’anno su una domanda internazionale pi robusta a seguito delle forti pressioni soprattutto da parte di Filippine e Indonesia. Quest’ultima, in particolare, in base alle proiezioni del dipartimento Usa dell’Agricoltura, triplicher a distanza di un anno le importazioni di riso (da 600mila a 1,8 milioni di tonnellate in equivalente lavorato), con superfici e produzioni nel Paese del Sud-Est asiatico di nuovo pregiudicate dalla siccit . Anche il mercato europeo, a corto di disponibilit interne (la produzione avrebbe segnato una flessione di quasi quattro punti percentuali), far quest’anno la sua parte. E a raccogliere i frutti sar ancora Bangkok che nella Ue potr inviare volumi pi consistenti di risi greggi e lavorati, colmando i vuoti lasciati dagli Usa dopo la vicenda Ogm. A remare contro il prodotto a stelle e strisce sono anche gli alti livelli raggiunti negli ultimi mesi dalle quotazioni statunitensi. Attualmente lo spread tra i due competitor mondiali (Thailandia e Stati Uniti) ha toccato, per risi con standard equivalenti, quota 113 euro per tonnellata, a fronte di un divario di prezzo di circa 55 euro rilevato un anno fa. I listini sui mercati Usa sono inoltre balzati ai massimi da dieci anni. E le previsioni per i prossimi mesi non forniscono indicazioni ribassiste, anche in considerazione dell’ulteriore assottigliamento degli stock mondiali, stimati ai minimi da oltre vent’anni (a fine campagna le giacenze si porteranno al di sotto dei 78 milioni di tonnellate). A sostenere la domanda internazionale saranno comunque anche le Filippine, dove le importazioni di riso si manterranno su livelli molto elevati (un milione 850mila tonnellate). Mentre in Cina, che si conferma per il terzo anno consecutivo esportatore netto, le previsioni sull’import parlano di un quantitativo di 800mila tonnellate, in crescita del 14% rispetto alla scorsa campagna. Sul fronte dell’export, oltre alla Thailandia saranno Pakistan, Vietnam e India ad alimentare i flussi internazionali. Per quanto riguarda gli Usa, al contrario, le previsioni sull’export, seppure riviste al rialzo dagli analisti americani (+200mila tonnellate rispetto alle indicazioni di dicembre), indicano un volume inferiore di circa il 3% a quello della scorsa campagna, con l’ultimo dato attestato a quota 3,4 milioni di tonnellate. La produzione mondiale, nel frattempo, dovrebbe segnare solo una leggera flessione, mantenendosi attorno ai 415 milioni di tonnellate. Avanzano Cina, Vietnam e Filippine. Mentre frenano Indonesia e Giappone (-4%), in un’annata fortemente negativa in Usa (-13,5%), a seguito di un taglio degli investimenti nelle risaie americane del 16 per cento. In area Ue il raffronto tra le ultime due campagne ha fatto emergere una contrazione dello 0,9% delle superfici seminate, scese nel 2006 a 404mila ettari scarsi. Anche la produzione, soprattutto a causa della siccit nell’area iberica, si ridotta complessivamente del 3,6%, attestandosi sotto i 2,6 milioni di tonnellate. Rispetto alla precedente annata sono diminuite le superfici in Spagna e Francia, mentre sono aumentate, seppure marginalmente, in Italia, Portogallo e Grecia. I prezzi restano su livelli molto elevati.
BANDO ISI INAIL 2024
Rese note le regole di ammissione al Bando ISI INAIL 2024 valido per l’anno 2025. Il bando è suddiviso in 5 assi principali.