Telemaco è in piena terra. «Questa è la prima volta che una Tea esce dal laboratorio»: Vittoria Francesca Brambilla, ricercatrice dell’Università di Milano presenta emozionatissima il suo riso: un tipo Arborio geneticamente modificato senza transgenesi, ma attraverso le nuove tecnologie di evoluzione assistita, che accelerano i cambiamenti che potrebbero avvenire in natura. A Mezzana Bigli, nell’azienda di Federico Radice Fossati, è stato trapiantato ieri il “riso della Vittoria” in una parcella di 28 metri quadri. Si tratta di riso Telemaco geneticamente modificato senza ricorrere alla transgenesi ma attraverso le tecniche di evoluzione assistita, che permettono di accelerare l’adozione dei geni prescelti, ma in modo naturale.
La Lombardia sarà la prima Regione a coltivare le Tea in campo, in virtù di una deroga. La deroga è approvata dal parlamento su iniziativa del senatore Luca Di Carlo. La presentazione è organizzata dalla fondazione Bussolera Branca. Quest’ultima sostiene la sperimentazione. Durante il convegno di presentazione presso il centro Erbatici, Mario Francese (Airi) ha chiesto di bloccare Bruxelles che vuole marchiare NGT i cibi derivanti da queste ricerche.
Con TEA si intende un insieme di tecniche moderne di precisione sviluppate per il miglioramento genetico: si modifica il genoma della pianta ma senza l’inserimento di Dna estraneo (differenti, così, dagli OGM vietati in Italia) per ottenere piante più produttive e resistenti a batteri, funghi e anche alla siccità.