Ha fatto discutere la notizia che il Ministro Martina ha deciso di selezionare per concorso i futuri amministratori degli organi vigilati, compreso l’Ente Risi. Ora, un’altra novità, che non mancherà di alimentare il dibattito nella filiera: una delle azioni previste da Campolibero, il nuovo programma del governo per l’agroalimentare è il “taglio dei costi sugli enti e società vigilate dal Ministero”, Non è più, evidentemente, solo una questione di stipendi degli amministratori (secondo la Corte dei Conti, il compenso attuale del presidente dell’Ente risi si aggira intorno a 55.000 euro annui e quello di ogni componente del Cda a 11.000) in quanto è evidente che l’esecutivo intende assumere decisioni che si rifletteranno sull’intera gestione dell’Ente Risi. Di più non si sa, anche perché al Mipaaf ci stanno lavorando e presumibilmente anche all’Ente Risi, considerato che l’ente pubblico economico si è sempre mosso in sintonia con gli uffici centrali del Ministero di via XX Settembre e in questi anni ha avviato un proprio percorso di spending review. L’Ente Risi non riceve trasferimenti diretti dallo Stato e si finanzia principalmente con il diritto di contratto. Per avere un quadro d’insieme della gestione finanziaria 2012 dell’Ente Risi è possibile consultare http://www.corteconti.it/opencms803/opencms/handle404?exporturi=/export/sites/portalecdc/_documenti/controllo/sez_controllo_enti/2013/delibera_48_2013.pdf&%5d
(10.04.14)