L’obiettivo è contendere alla Dow Agrosciences la leadership nella lotta alla Pyricularia. Con Amistar Top, la Syngenta offre ai risicoltori un fungicida a doppia azione, preventiva e curativa, che si presenta come «un’alternativa efficace» al Beam rice. Missione impossibile? In Syngenta ci credono e l’hanno detto chiaramente la scorsa settimana ai risicoltori, incontrandoli al centro ricerche sul riso di Castello d’Agogna, in provincia di Pavia. «Amistar è un rinverdente che interviene in fase curativa – ha spiegato Dario Manuello, Field Crop Expert di Syngenta – mentre con Amistar Top associamo all’axoxystrobin un difenoconazolo che blocca la malattia, con un’azione preventiva che rende assolutamente completa la difesa della coltura dalla Pyricularia, quindi dal brusone come dal mal del collo». Questo è il vero plus di un prodotto su cui Syngenta sta ancora definendo gli aspetti commerciali.
Il 2015 del riso è considerato cruciale dalla multinazionale svizzera: «Anche se rappresenta una parte minima della risicoltura mondiale, la risaia italiana è importante tant’è che intendiamo investire sugli ibridi di riso, che rappresentano il futuro, oltre che su concianti innovativi» ha sottolineato Bruno Barbonaglia, Portfolio Manager Cereali e Riso, nel presentare anche gli altri prodotti della società, dal Celest (contro la fusariosi) al Karate Zeon (contro il punteruolo), per arrivare al Rifit CE, un erbicida a base di pretilachlor che agisce su un ampio spettro di infestanti, come Alisma spp, Cyperus difformis, Echinochloa spp, Heteranthera spp e riso crodo. Ma è la linea Amistar a calamitare gli sforzi di Syngenta, quest’anno e la novità è rappresentata per l’appunto dall’Amistar Top, un agrofarmaco registrato, in attesa di estensione di impiego in risicoltura, dichiarato persistente, sistemico, comodo – dosaggio di 1 litro a ettaro –, caratterizzato da un’ampia finestra di applicazione, che permette di contrastare sia il brusone che l’elmintosporiosi, pensato per contrastare le resistenze e infine anche ecosostenibile. «Questo prodotto ha un tempo di carenza di 28 giorni,: «l’ideale per chi deve vendere il risone sotto trebbia» ha commentato Manuello. (09.03.15)