È uscita ieri la bozza del decreto sulle aree idonee alle fonti rinnovabili tra cui l’agrivoltaico. La bozza ha un impatto sui terreni agricoli. Il testo sarà trasmesso alla Conferenza Unificata per l’esame da parte delle Regioni e delle Province autonome.
TUTELARE IL TERRENO DI PREGIO
La Regione Piemonte, comunica l’assessore Matteo Marnati, sta studiando come strutturare un atto amministrativo temporaneo. Quest’ultimo deve permettere di tutelare il terreno agricolo di pregio.
«Lavoriamo d’intesa con le associazioni di categoria» fa sapere l’assessore regionale all’ambiente. Il provvedimento parte con l’individuazione della ripartizione fra Regioni e Province autonome dell’obiettivo nazional al 2030 di una potenza “aggiuntiva pari a 80 GW” da rinnovabili, necessari per raggiungere i target di Pniec, Fit for 55 e Repower Eu.
I CRITERI DELLE AREE IDONEE ALL’AGRIVOLTAICO
Per quanto riguarda i criteri per l’individuazione delle aree idonee, le superfici vanno suddivise in “superfici e aree idonee”, “superficie e aree non idonee”. L’obiettivo è “di definire una classificazione del territorio congruente con il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione. A questo si aggiunge la realizzazione delle quote di potenza individuate” “secondo i principi della minimizzazione degli impatti sull’ambiente, sul territorio, sul patrimonio culturale, sul paesaggio e sul potenziale produttivo agroalimentare”.“Le aree agricole classificate come DOP e IGP sono considerate idonee solo ai fini dell’installazione di impianti agrivoltaici”.
LE AREE SOTTOPOSTE A DISCIPLINA ORDINARIA
Infine le aree sottoposte a disciplina ordinaria. Tra i criteri omogenei per individuare le aree idonee, le Regioni devono tener conto di alcuni principi contenuti nella bozza di decreto. Tra questi il fatto che “i requisiti per la classificazione di una superficie o area come idonea possono essere differenziati sulla base della fonte, della taglia e della tipologia di impianto”. Inoltre, “nel processo di individuazione delle superfici e aree idonee, sono rispettati i princìpi della minimizzazione degli impatti sull’ambiente, sul territorio, sul patrimonio culturale, sul paesaggio e sul potenziale produttivo agroalimentare. Naturalmente bisogna sempre considerare il vincolo del raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 e tenendo conto della sostenibilità dei costi correlati al raggiungimento di tale obiettivo”. agrivoltaico
BACINI, CANALI ARTIFICIALI E AREE DISMESSE
Poi, vanno individuati specifici criteri “per definire come superfici e aree idonee alla installazione di impianti a fonti rinnovabili. In particolare, si valutano le superfici occupate dai bacini artificiali di accumulo idrico e da canali artificiali per la difesa idraulica del territorio. A queste si sommano le superfici e le aree industriali dismesse e altre aree compromesse, aree abbandonate e marginali quali, a titolo di esempio, aree non classificate, sottoposte ad attività abusive, terreni improduttivi, miniere e cave, discariche, aree contaminate, ex aree militari”.
Scarica il Decreto aree idonee
Puoi seguirci anche sui social: siamo presenti su facebook, instagram e linkedin. Se vuoi essere informato tempestivamente delle novità, compila il modulo newsletter e whatsapp presente in home page. Se vuoi leggere ricette e notizie sul riso in cucina trovi tutto su http://www.risotto.us e se vuoi comprare dell’ottimo riso in cascina collegati a http://www.bottegadelriso.it