Non solo nuovi nocivi, la risaia spagnola si trova a dover tornare ad affrontare anche vecchi nemici della coltura che sembravano sotto controllo: con l’avanzare del raccolto, i risicoltori valenciani stanno rilevando una presenza di Chilo suppressalis, la strigifera del riso, molto più elevata rispetto agli anni precedenti. Tanto che l’Associazione valenciana degli agricoltori (Ava-Asaja) conferma che il che parassita è ricomparso nelle risaie del parco naturale dell’Albufera in modo preoccupante, causando perdite superiori al 25% della produzione nei campi più colpiti; pertanto è necessario migliorare le misure di controllo.
LARVE DI LEPIDOTTERI SULLE MACCHINE
I soci della zona di Pinedo hanno condiviso un video in cui decine di larve bianche si arrampicano dal terreno ai macchinari utilizzati durante la raccolta del riso. Ma non si tratta di un caso isolato, poiché i risicoltori di altre zone, come Sueca, denunciano che la proliferazione di questi lepidotteri si verifica in molte aree del parco naturale.
Il lepidottero striato del riso è uno dei parassiti più importanti nella storia delle risaie valenciane. Tuttavia, dal 2006 la sua incidenza è diminuita grazie all’implementazione di un controllo biologico basato sulla confusione sessuale. Questa tecnica, che richiede l’installazione di aste di legno, blocca la comunicazione tra insetti maschi e femmine saturando l’ambiente con feromoni sessuali, per ridurre o impedire la riproduzione. La Comunità Valenciana è l’unico territorio in Spagna in cui questa lotta biologica viene applicata all’intera area risicola (15.500 ettari).