Importazioni al centro dell’attività dell’europarlamento. No del Parlamento Europeo all’importazione di prodotti con sostanze vietate nella Ue. Il voto contrario risponde alle richieste di Coldiretti e Filiera Italia. Queste ultime avevano scritto una lettera agli europarlamentari poco prima del voto. Obiettivo è sostenere il principio di reciprocità a tutela degli agricoltori e dei consumatori. La plenaria riunita a Strasburgo ha, infatti, espresso a larga maggioranza due obiezioni alla proposta della Commissione di stabilire dei limiti massimi ai principi attivi non più autorizzate nell’Unione. Fondamentale il voto pressoché unanime degli europarlamentari italiani dimostrando di andare oltre gli orientamenti ideologici.
IL REGOLAMENTO AVREBBE CONSENTITO IMPORTAZIONI SELVAGGE
«Un progetto di regolamento che avrebbe, di fatto, aperto la strada all’importazione di un’ampia gamma di prodotti provenienti da Paesi terzi, tra cui ortofrutta, cereali, piante ornamentali, legumi e prodotti di origine animale, contenenti sostanze tutte vietate in Europa per ragioni di salute pubblica e tutela degli agricoltori – spiegano il Presidente di Coldiretti Vercelli-Biella Roberto Guerrini e il Direttore Luciano Salvadori – L’obiettivo dell’Unione Europea deve essere quello di proteggere la salute dei consumatori e degli operatori agricoli europei, nonché di garantire una concorrenza leale per gli agricoltori europei. Fissare un limite a tali sostanze rappresenterebbe ora una misura essenziale per garantire che i consumatori europei non siano esposti a rischi evitabili e che gli agricoltori europei non subiscano una concorrenza sleale». Autore: Coldiretti
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