Come prevedibile anche l’ultima seduta di borsa della settimana non porta cambiamenti nel contesto attuale di mercato. Il listino emesso dalla commissione prezzi di Mortara rimane immobile, nonostante sia riferito ad un periodo di due settimane tra le due rilevazioni proposte. Tutte le quotazioni, inoltre, vengono nuovamente definite nominali.
STALLO TOTALE
Il numero di scambi in sala di contrattazione resta minimo, scaturito dalla scarsa presenza di ambo le parti. Riserie e risicoltori sono in questo momento allineati nel non voler sviluppare trattative ma negli sporadici casi in cui l’offerta sia decisa a vendere difficilmente riesce ad ottenere quanto espresso dai listini. Ciò avviene in particolare per alcuni gruppi varietali, come vi abbiamo spiegato nelle precedenti analisi (leggi).
Nell’ultimo bollettino trasferimenti pubblicato da Ente Risi mercoledì (vedi) si nota un calo importante anche nelle tonnellate trasferite, dato slegato dal risone scambiato ma comunque relativo all’attività dello smercio. L’ultima settimana ha visto partire meno di 20.000 tonnellate di risone dai magazzini dei risicoltori, contro una medi di 30.000. Anche a livello generale la percentuale di risone trasferito ad oggi è pari all’anno scorso, poco maggiore del 30%. Tale dato risulta di 5 punti percentuali inferiore al valore della campagna 2020/21 e 10 rispetto al 2021/22, due annate più simili alla odierne in quanto a produzione. Le previsioni di collocamento di Ente Risi, tuttavia, si presentano più rosee per questa campagna rispetto alla scorsa, caratterizzata da prezzi più elevati a parità di data, ma con queste premesse vedremo se la pratica rispetterà la teoria.
AIRI PROPONE LA SUA ANALISI DEI MERCATI
Presso il Centro di ricerca dell’Ente stesso, situato a Castello d’Agogna (PV), ieri pomeriggio si è tenuto il convegno di fine anno indetto da Airi. In esso è stato proposto l’intervento di Filippo Roda di Areté, The Agri Food Intelligence Company (vedi il video integrale). Egli ha esposto una rappresentazione dei principali mercati risicoli internazionali, della situazione continentale e di quella nazionale, approfondendo i temi del rapporto tra domanda ed offerta e dell’andamento dei prezzi. L’esperto ha definito il mercato Ue attuale piuttosto fragile, nonostante un miglioramento dell’offerta dopo il difficile anno scorso. Ha poi evidenziato il maggior legame del nostro mercato con gli andamenti internazionali, in seguito alla crescita dell’import vicina al 100% in 10 anni, e con gli agenti esogeni, quali guerre o scelte politiche. Attraverso i numeri Roda ha voluto anche dimostrare la crescita di complessità e volatilità subita dal mercato risicolo dal 2020 in poi.
Il presidente di Airi, Mario Francese, ha poi ripreso i dati proposti dall’esperto di mercato nel suo discorso conclusivo (vedi il video) per affermare come vi siano spazi di mercato in cui inserire il riso italiano, che a suo dire merita un investimento di superficie maggiore, pari a 250.000 ha. Autore: Ezio Bosso.
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