Il cosiddetto “decreto Milleproroghe” (DL 183/2020) ha disposto la sospensione con rinvio della scadenza per il versamento della quarta rata dei contributi previdenziali INPS dovuti dai lavoratori agricoli autonomi (Coltivatori diretti, Imprenditori agricoli professionali e loro coadiuvanti familiari). La decisione segue quanto stabilito dal DL 137/2020 (decreto “Ristori1”) che aveva stabilito l’esonero dai versamenti relativi al solo mese di novembre e quindi dato facoltà ai contribuenti di applicare una autoriduzione di 1/12 dell’importo annuale richiesto (facoltà che molti lavoratori agricoli hanno preferito non applicare temendo successive sanzioni dalla pubblica amministrazione).
Il successivo DL 149/2020 (“Ristori bis”) ha confermato l’esonero anche per il mese di dicembre 2020, il cui versamento avrebbe dovuto ricadere nella quarta rata con scadenza al 16 gennaio 2021. Si rende pertanto necessario un riconteggio complessivo dei contributi versati ed effettivamente dovuti dai lavoratori agricoli autonomi, che l’INPS dovrebbe effettuare entro gennaio per poi inviare una nuova comunicazione con la definizione del corretto importo da versare al netto delle richiamate esenzioni, verosimilmente al 16 febbraio 2021.