Corteva Agriscience in collaborazione con Innova-tech presenta, come ormai da diversi anni, alcuni dati relativi all’indagine riso svolta tra Dicembre 2022 e Gennaio 2023. Sono 377 le aziende intervistate, per un totale di 43.476 ha a riso che rappresentano circa il 20% della superficie risicola italiana.
In questo articolo riportiamo le stime delle superfici seminate a riso e le relative tecniche di coltivazione. I dati raccolti potrebbero risentire dell’incertezza legata principalmente all’andamento climatico e dalla conseguente disponibilità idrica.
CALO DEL 2,4%, TORNA LA SOMMERSIONE
L’intenzione di semina del 2023 vede un calo della superficie totale a riso del 2,4%; si stima, infatti, per la nuova campagna, una propensione dei risicoltori verso la tecnica della semina tradizionale in acqua +0,7%, a scapito della semina interrata a file che cala del 3,9%.
Le province nelle quali è possibile notare un importante calo dell’ettarato a riso sono principalmente Pavia e Milano, (trattasi delle province nelle quali si sono verificati i maggiori problemi di carenza idrica) rispettivamente del 4,1% e del 2,7%, a favore di altre colture, in particolare frumento ed orzo. Parte di questi cereali potrebbero essere trinciati a favore della semina di varietà di riso precoci, nel caso in cui le condizioni climatiche saranno favorevoli.
Anche in Piemonte, la provincia di Novara, vede una riduzione della superficie a riso (-2,6%), nello specifico si prevede un importante calo del 19,3% della semina interrata a file , a favore della semina tradizionale in acqua che aumenta del 22,1%. Questa decisione potrebbe essere legata alla convinzione di una migliore gestione della risorsa idrica nelle singole aziende.
CALANO SOPRATTUTTO LE CONVENZIONALI
Passando all’analisi delle tecnologie di coltivazione, l’indagine evidenzia un importante calo delle varietà convenzionali (-9,5%) ed un calo più moderato per le varietà tolleranti ad Imazamox (-2,5%), legato alla presenza di crodo resistente, a favore delle varietà tolleranti a Cycloxydim le quali registrano un aumento del 13,7%. In particolare, spiccano le province di Pavia e Novara che vedono una riduzione delle varietà convenzionali, rispettivamente del 13,2% e del 19,7% mentre a Vercelli e Novara viene stimato un aumento di varietà tolleranti a Cycloxydim rispettivamente del 22,4% e 19,9%, in controtendenza Milano con un calo del 21,0%.
A questo articolo ne seguiranno altri che tratteranno l’evoluzione varietale e successivamente un’analisi approfondita dell’opinione degli agricoltori nei confronti del portfolio dei prodotti Corteva. (IP) Autori: Team riso (Innova Tech – Corteva)
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