Sommergere fa bene all’ambiente e all’agricoltura. Ci scrivono i risicoltori di Cassano allo Jonio (Cosenza) inviandoci la foto di un particolare dell’orizzonte salino-sodico di terreni una volta coltivati a risaia in sommersione ed ora in rotazione asciutta.
La climatologia odierna – ci fanno notare -, caratterizzata da una evidente siccità invernale, richiama al valore ambientale della coltivazione del riso. «La sommersione permette una lisciviazione dell’orizzonte salino, esplica una funzione protettiva del franco di coltivazione e migliora le rese delle coltivazioni in rotazione agraria, favorendo bonifica e biodiversità. La bonifica idraulica e la reintroduzione della coltivazione del riso evidenziano, in una zona ricca di acque “buone”, la funzione agronomica di protezione della risorsa suolo e di lotta alla desertificazione” commenta l’agronomo Benito Scazziotta.
Nel mese di maggio in questa area comincia il monitoraggio del progetto PNRR “Tech4you” dell’Università della Calabria sul fenomeno siccità in aree fragili.
Posizionamento topografico in riferimento alla carta pedologica della Calabria del profilo dell’orizzonte salino (P2) attenzionato dal dott. D.Lanza (ARSAC). Le aree 1.1 , 1.2 , e 1.3 sono quelle a rischio salino conclamato. La 1.4 potrebbe essere considerata a rischio incipiente specie in condizioni di coltivazione poco attenta alla sua fragilità
Particolare della rete sensoristica di superficie che interfaccia lo studio dei dati da satelliti.
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