Continua ad essere molto richiesto l’Indica, a fronte del perdurare di una sostanziale tranquillità dei mercati che vige ormai da settimane e pare destinata a protrarsi. Sono invece in lieve diminuzione i risoni Tondi, mentre non c’è richiesta su Selenio. Anche per quanto riguarda i risoni da Interno il mercato risulta sostanzialmente fermo e si rilevano possibilità di vendita solo su Barone. Presso la Borsa di Vercelli si registra un aumento della quotazione del Lungo B (+15€). Prezzi stabili sui risoni biologici.
Nell’ultima settimana i trasferimenti di risone hanno riguardato 13.138 tonnellate di Lunghi A, 11.071 tonnellate di Tondi, 6.444 tonnellate di Lunghi B e 1.969 tonnellate di Medi, per un totale di 32.622 tonnellate. L’export di risone risulta in calo di 5.755 tonnellate (-52%), quello di riso semigreggio si mantiene stabile (circa 5.000 tonnellate), mentre quello di riso semilavorato/lavorato, pari a 74.530 tonnellate, fa segnare un incremento di 11.276 tonnellate (+18%). Sul mercato internazionale le esportazioni, pari a 48.864 tonnellate, fanno segnare una crescita di 10.202 tonnellate (+26%) rispetto alla precedente campagna. (Scarica tabella dei prezzi)
«La situazione attuale di mercato è ancora caratterizzata da pochi scambi e tanta incertezza – commenta Alessandro Barberis, agente d’affari vercellese in mediazione riso e cereali (www.iloveriso.com) – Il Lungo B sembra il solo protagonista di questo inizio anno. Prima e dopo le festività Natalizie si sono proposti prezzi interessanti già per il raccolto 2021 e attualmente le varietà di Lungo B restano le più richieste sul mercato. Si sono registrati aumenti di prezzo e la quotazione ad oggi è di 37,00 euro/q. IVATO, anche se con valute di pagamento piuttosto lunghe. La domanda continua ad essere sostenuta, complice una scarsa disponibilità di merce nazionale e una maggiore difficoltà nelle importazioni, influenzate negativamente dai costi di logistica aumentati notevolmente nell’ultimo periodo. Di contro, il mercato del Tondo è ancora piuttosto fiacco sia nei prezzi che nei consumi attuali. Sole e Terra sono sempre su quotazioni di 32,00 euro/q. IVATO, mentre Centauro e Selenio su 35,00 euro/q. IVATO. Le instabilità di tutta Europa legate al COVID non aiutano certo la ripresa. Se nei gruppi Baldo, S. Andrea e Barone si osserva una certa stabilità di prezzo, con pochi scambi legati alla non eccessiva disponibilità di prodotto, il Tipo Ribe sembra sempre fermo sulle quotazioni di 32,00/33,00 euro/q. IVATO. Mentre qualche timida flessione negativa di prezzo e di richiesta si osserva invece sulle varietà come Carnaroli e similari, Volano e similari. Con la ristorazione e il settore turistico/alberghiero ancora bloccati, i consumi non possono aumentare certamente e la GDO da sola non può compensare questo situazione ancora incerta». Autore: Milena Zarbà