Visti i listini del riso, molti risicoltori sono tentati di convertirsi al mais. Può essere una scelta giusta, da valutare in base alle condizioni aziendali, ma se il riso deve difendersi dal brusone, non è meno importante difendere il raccolto di mais dalle malerbe. Il controllo delle erbe infestanti è di fondamentale importanza, infatti, per consentire al mais di svilupparsi correttamente ed esprimere il suo potenziale produttivo nel migliore dei modi. Le malerbe crescono sottraendo alla coltura risorse fondamentali come nutrienti, acqua, luce e spazio determinando una riduzione delle rese unitarie. Nei casi di infestazioni più gravi, si può assistere ad un fenomeno di soffocamento della coltura che viene interamente coperta dalle malerbe. Oltre alla riduzione delle rese unitarie la presenza di erbe infestanti crea un ostacolo alle operazioni colturali meccanizzate (sarchiatura, concimazione, raccolta) e riducono l’efficienza di irrigazioni e concimazioni. La presenza di erbe infestati può inoltre favorire la proliferazione di insetti e organismi patogeni che possono arrecare ulteriori danni alla coltura. Infine la presenza di alcune erbe infestanti può determinare l’alterazione delle caratteristiche qualitative della granella o del trinciato a causa di alcune sostanze contenute in foglie e semi.
Il periodo in cui il mais deve essere tenuto libero da infestanti viene denominato periodo critico. Questo periodo va dalla germinazione fino alle 7-8 foglie, successivamente il mais diventa molto competitivo nei confronti delle erbe infestanti grazie alla sua altezza e alla capacità di copertura del suolo. L’utilizzo di erbicidi specifici consente di ottenere un ottimo controllo: dal mesotrione al rimsulfuron, come pure l’achilenenaftalensulfonato di sodio sono dei baluardi contro le malerbe. Anche quest’anno, Dupont propone applicazioni di pre e post emergenza che consentono di ottenere ottimi risultati contro la sorghetta, il farinaccio e tante altre insidie, proprio avvalendosi di queste sostanze attive. Ma vediamo innanzi tutto quali sono i pericoli e poi quali sono i rimedi.
Il Sorghum halepense L. (sorghetta – SORHA) è una graminacea pluriennale che si riproduce sia per seme sia da rizoma. Specie molto diffusa, riesce ad adattarsi a climi anche molto differenti tra loro. Tra le infestanti più pericolose per il mais per la sua grande capacità di provocare perdite produttive e per la capacità di produrre sostanze allelopatie. Una pianta può produrre fino a 28.000 semi, la geminazione è primaverile. Piante nate da seme sono in grado di produrre rizomi già dopo 3 settimane dall’emergenza. La nascita delle piantine che si originano dai rizomi e’ precedente a quelle che nascono da semi.
L’ Amaranto retroflexus L. (amaranto comune – AMARE) è una amarantacea annuale, una delle specie maggiormente diffuse. La capacità di produrre semi è molto elevata, ogni pianta può produrre fino a 100.000 semi con vitalità molto lunga (fino a 40 anni). La germinazione inizia con temperature del terreno superiori a 12 gradi, predilige terreni permeabili e molto fertili, l’asportazione di elementi nutritivi è molto elevata. Può essere tossica per il bestiame.
Solanu nigrum L. (erba morella – SOLNI)
Solanacea a ciclo annuale, molto diffusa in Italia e nel mondo. Ogni pianta è i grado di produrre fino a 100 semi che hanno una capacità di sopravvivere nel terreno fino a 20 anni. La germinazione è primaverile e caratterizzata da grande scalaria’. Le lavorazioni superficiali del terreno favoriscono la germinazione. Solanum predilige terreni fertili, è molto diffusa in tutte le colture a ciclo primaverile-estivo, particolarmente pericolosa nel mais da insilato per la sua tossicità.
Polygonum persicaria L. (persicaria – POLPE)
Poligonacea a ciclo annuale, diffusa in tutte le zone temperate europee. Ogni pianta è in grado di produrre fino a 800 semi che rimangono vitali nel terreno per circa 20 anni. Predilige suoli fertili e ricchi di azoto. Infesta tutte le colture e diviene competitiva in quelle a sviluppo primaverile-estivo.
Abutilon theophrasti Medicus (cencio molle – ABUTH)
Appartenente alla famiglia delle malvacee, introdotta accidentalmente in Italia si e’ diffusa rapidamente. Ogni pianta è in grado di produrre fino a 1.000 semi che rimangono vitali nel terreno fino a 10 anni. La germinazione è primaverile caratterizzata da scalaria’ con temperature comprese tra 10 e 30 gradi. Si trova in tutti i tipi di terreni anche se predilige quelli fertili e irrigui. Infesta tutte le colture a ciclo primaverile-estivo.
LE CONTROMISURE
L’utilizzo di erbicidi specifici consente di ottenere un ottimo controllo delle erbe infestanti. Generalmente applicazioni di pre-emergenza consentono di ottenere ottimi risultati. In condizioni climatiche particolarmente siccitose pero’ l’efficacia di questi prodotti viene drasticamente ridotta. In queste condizioni il controllo delle malerbe può essere comunque ottenuto con applicazioni di post-emergenza. Per applicazioni di post-emergenza precoce (stadio di 2-3 foglie del mais) applicare DuPont™ Arigo® a 330 g/ha in abbinamento a Codacide a 1.25 l/ha. In presenza di infestazione mista di graminacee e dicotiledoni applicare DuPont™ Principal® Mais a 440 g/ha in abbinamento a Codacide a 1.25 l/ha. In caso di presenza importante di erba morella e cencio molle aggiungere alla miscela prodotti a base di Fluroxipir (tomahawk 0.4 l/ha) o mesotrione o sulcotrione. In presenza di forti infestazioni di graminacee (sorghetta e giavone) applicare DuPont™ Titus® Mais Extra (80 g/ha) con Codacide a 1.25 l/ha tra le 4 e le 8 foglie del mais intervenendo su infestanti giovani tra le 3 foglie e l’inizio dell’accestimento. Il trattamento puo’ essere completato con l’aggiunta di prodotti a base di Dicamba e/o Mesotrione per il controllo di infestanti a foglia larga. (Informazione pubblicitaria. Le informazioni riportate su questo articolo hanno puramente valore divulgativo e non rappresentano in alcun modo un invito all’acquisto. Si ricorda di usare i prodotti fitosanitari con precauzione. Prima dell’uso leggere sempre l’etichetta e le informazioni sul prodotto. Si raccomanda inoltre di porre la dovuta attenzione alle frasi ed ai simboli di pericolo che figurano nell’etichetta ministeriale. Prima di utilizzare qualunque tipo di prodotto, accertatevi che sia autorizzato all’uso nel vostro Paese e ricordate che l’unico responsabile del corretto uso dei prodotti e servizi è l’utilizzatore finale, che è tenuto ad attenersi alle indicazioni d’uso riportate sui prodotti e servizi stessi. Copyright © by DuPont. Tutti i diritti riservati. Il Logo Ovale di DuPont, DuPont™, The miracles of science™ e tutti i prodotti con il simbolo ® o ™ sono marchi commerciali registrati o marchi commerciali di E. I. Du Pont de Nemours and Company o di sue società affiliate)