Slow Food Italia chiede all’Ue di porre fine ai doppi standard applicati al cibo importato e di utilizzare le cosiddette clausole specchio per garantire che il cibo extraeuropeo sia almeno conforme agli standard stabiliti per quello prodotto in Ue. LEGGI L’ARTICOLO.
Lo fa analizzando tre filiere tra cui il riso, dimostrando gli effetti negativi sulla salute delle persone, degli animali e degli ecosistemi nei Paesi produttori e la concorrenza sleale a danno degli agricoltori europei. L’iniziativa di Slow Food è chiaramente influenzata dalle campagne delle associazioni di categoria a difesa del riso italiano ed europeo e dimostra l’utilità di divulgare i problemi del settore.
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