Prosegue, pur se con qualche cedimento, l’anomalia meteoclimatica che sta contraddistinguendo in modo importante tutto il 2024. La piovosità si è alternata ad eventi estremi con impetuosi episodi ventosi e grandigeni. LEGGI IL PRECEDENTE AGGIORNAMENTO QUI.
LA NEVE
In conseguenza dell’aumento delle temperature si osserva la rapida compromissione degli accumuli. Questi ultimi, avendo una genesi primaverile, si stanno riducendo in modo importante relegandosi a quote sempre più elevate. Nelle ultime due settimane l’accumulo medio analizzato si è dimezzato passando da 137 cm a 65 cm. Due settimane fa si era in presenza di un accumulo con caratteristiche eccezionali, attualmente questa anomalia è scomparsa e si è in condizioni che rientrano tra quelle di annate ordinarie.
IL LAGO MAGGIORE
Il lago Maggiore si mantiene su livelli prossimi al massimo di regolazione grazie all’imponente scioglimento nivale e alle reiterate piogge, questo porta ad una condizione di notevole accumulo.
IL RITARDO COLTURALE DESCRIVE LA STAGIONE IRRIGUA 2024
Occorre evidenziare come il diffuso ritardo colturale evidente in tutte le coltivazioni irrigue lascia presagire un potenziale importante prolungamento della stagione irrigua. La buona condizione degli accumuli consente di programmare questo prolungamento gestendo al meglio eventuali criticità.
Il ritardo colturale e il ritardato manifestarsi dell’idroesigenza, si stanno palesando anche nel comportamento della falda freatica dove si è perso il vantaggio generato dalle piogge di febbraio e marzo e l’andamento è allineato con il 2021. Questi dati sono per altro attesi in quanto le continue piogge hanno limitato l’attività irrigua e attualmente si è anche in una fase di diffusa asciutta per quanto riguarda il riso.
Il comportamento della falda, pur in condizioni diverse rispetto agli anni oggetto di analisi dettagliata, conferma l’andamento lineare dimostrando ulteriormente la possibilità di governarla al pari di un serbatoio dinamico e diffuso.
RISERVE NEVOSE
L’analisi delle riserve nevose delle 4 stazioni nivometriche evidenzia un massimo per il periodo considerato con un manto prettamente primaverile che, negli ultimi 14 giorni, ha visto un calo dell’accumulo medio di circa 65 cm che si vanno ad aggiungere ai 60 di calo delle precedenti due settimane. In un mese si è avuto un calo di accumulo medio di circa 135 cm.
L’ANDAMENTO DEL LAGO MAGGIORE
Il lago Maggiore si mantiene nell’intorno dei 130 cm, prosegue ininterrotto l’imponente rilascio in Ticino.
Riportiamo i consueti grafici acquisiti dal sito laghi.net.
Dato in cm del livello idrometrico a Sesto Calende negli ultimi tre anni al 28 giugno.
ANDAMENTO FALDA
La falda freatica si innalza ma, come anticipato nella precedente analisi, ha perso il delta di anticipo a causa di una minor esigenza dettata dalle condizioni meteoclimatiche. Per via del ritardo colturale è ragionevole prevedere un più lungo periodo di uso della risorsa e quindi un picco superiore della quota della falda freatica. Quest’ultima è in aumento rispetto all’ultimo triennio.
Prosegue la stima del volume accumulato nella falda freatica dell’areale risicolo Vercellese, Novarese e Lomellino. Ecco il grafico pluriennale con informazioni tabellari.
Nota sull’uso delle informazioni:
Si tratta di un modello sperimentale realizzato per affinare la conoscenza del comportamento della falda e si ribadiscono le modalità di lettura dei dati già indicate nelle precedenti analisi.
Nelle ultime settimane:
I dati elaborati vanno letti come linea di tendenza. Qui si rileva come la falda stia accumulando, pur se in modalità dinamica, un volume di gran lunga superiore rispetto al 2022. Si conferma quanto previsto rispetto al 2023: la situazione è di maggior accumulo ma la combinazione di basse temperature e copiosa piovosità sta determinando una traslazione temporale del fabbisogno irriguo con impatti sull’accumulo nella falda freatica. Ecco l’andamento pluviometrico degli ultimi sei mesi (Novembre – Giugno) dell’ultimo triennio a Sartirana Lomellina.
La lettura del grafico conferma una piovosità molto superiore alla media come indicato in premessa.
SCALA DI ALLARME
L’accumulo nevoso sta rientrando nella media rispetto al periodo considerato, in ogni caso, almeno per questa analisi, si conferma un indicatore 0 su 5 della scala di allarme. Il Lago Maggiore ha un importante riempimento: in considerazione dell’accumulo nevoso l’indicatore è a 1 su 5. Con riferimento alla falda si ha un comportamento migliore rispetto agli scorsi anni ma in leggero peggioramento rispetto alle precedenti analisi, l’indicatore che si ritiene più plausibile è 2 su 5.
Questo porta ad un indicatore complessivo della scala di allarme irrigua pari a 3 su un massimo di 15, in riduzione rispetto alla precedente analisi.
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