I cambiamenti climatici colpiscono anche i Paesi asiatici meno sviluppati come la Cambogia: la stagione invernale si avvia ad essere siccitosa, e questo influenzerà la produzione di riso della stagione secca della Cambogia, ha affermato il ministero dell’Agricoltura, delle foreste e della pesca. La Commissione del Mekong River ha annunciato che la Cambogia e gli altri Paesi del bacino del Mekong inferiore – Thailandia, Laos e Vietnam – avrebbero sofferto una grave siccità che dovrebbe perdurare fino a gennaio. Il governo ha emesso una circolare chiedendo agli agricoltori di riso di piantare un solo raccolto di riso durante la stagione secca 2019-2020 per evitare carenze idriche. Chan Sokheang, vicepresidente della Cambodia Rice Federation (CRF), ha affermato che la siccità “influenzerà la produzione risicola durante la stagione secca e le nostre esportazioni». E ha aggiunto: «Cercheremo di lavorare a stretto contatto con il Ministero dell’agricoltura, delle foreste e della pesca e con il Ministero delle risorse idriche e meteorologia per determinare in quali aree è possibile coltivare».
Tuttavia, Sokheang ha affermato che la siccità non influirà sull’obiettivo di esportazione. «A medio termine, ciò non influirà sull’obiettivo di esportazione di un milione di tonnellate perché abbiamo abbastanza tempo per raggiungerlo». Un rapporto del Crf afferma che la Cambogia ha esportato 398.586 tonnellate di riso nei primi nove mesi di quest’anno, con un aumento del 2,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ovvero 389.264 tonnellate. Le spedizioni di riso in Cina ammontavano a 157.793 tonnellate nel periodo, con un amento di oltre il 44% su base annua. Ma le esportazioni verso l’Europa sono scese a 135.471 tonnellate, in calo di quasi il 30%. Il Crf prevede che le esportazioni di riso cambogiano verso i mercati internazionali quest’anno saranno comprese tra 650.000 e 750.000 tonnellate, con un leggero aumento rispetto allo scorso anno.