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ANCORA PROTESTE NELLE RISAIE 

siccità
Non si sono ancora fermate le proteste degli agricoltori, e dei risicoltori in particolare in Spagna: nell’area di Valencia. Qui, infatti, decine di trattori e centinaia di persone hanno protestato il 12 luglio alle porte della Delegazione del Governo della Comunità Valenciana, convocata dall’Associazione Valenciana degli Agricoltori (Ava-Asaja) e dalla Coordinadora Campesina del País Valenciano (Ccpv-Coag). L’obiettivo è chiedere misure urgenti al governo centrale, sia al Ministro dell’Agricoltura, Luis Planas, sia al Ministro della Transizione Ecologica, Teresa Ribera, e al resto dell’esecutivo guidato da Pedro Sanchez, su temi di estrema attualità e preoccupazione come la siccità, i parassiti e le malattie, la sovrappopolazione della fauna selvatica, i furti, gli abusi commerciali, la concorrenza sleale e le esigenze ambientali. LEGGI L’ARTICOLO QUI.

PER L’AGRICOLTURA MEDITERRANEA VA FATTO DI PIU’

Dopo l’arrivo dei trattori, che hanno interrotto il traffico sul viale antistante la Plaza del Temple, diversi rappresentanti di diverse regioni e settori agricoli hanno denunciato la drammatica situazione che stanno vivendo. Il presidente di Ava-Asaja Cristóbal Aguado, e il segretario generale di Ccpv-Coag, Luis Fernando García, hanno evidenziato le principali richieste delle due organizzazioni agricole. Quest’ultime sono le uniche che a livello nazionale non hanno firmato il pacchetto di misure proposto da Planas ritenendolo chiaramente insufficiente. Infine, la protesta si è conclusa con il lancio di prodotti valenciani in grave crisi di redditività, come agrumi, cipolle, vino, mandorle, cereali oeiso.

Tra gli striscioni si potevano leggere i seguenti messaggi di denuncia: “Fauna selvatica protetta e agricoltore disprezzato”, ‘La siccità dimostra che il Ministero dell’Intransigenza Ecologica fa acqua’, ”Cento mucche macellate a settimana per mancanza d’acqua. Dov’è il benessere degli animali?” o ‘Anno nuovo, parassiti nuovi (da Paesi terzi)’.

TAVOLO PER LA SICCITA’

Le due associazioni agricole hanno chiesto la convocazione del tavolo sulla siccità per attuare aiuti diretti ai settori colpiti, nonché una nuova politica idrica che preveda la costruzione di infrastrutture per lo stoccaggio e la distribuzione dell’acqua, il ridimensionamento dei flussi ecologici e l’impegno per il riutilizzo dell’acqua trattata; migliorare l’assicurazione agricola per coprire tutti i rischi meteorologici e faunistici e attuare un’assicurazione dei costi/redditi agricoli.

Le organizzazioni hanno anche chiesto al Governo di promuovere le autorizzazioni eccezionali dei prodotti fitosanitari che non hanno alternative efficaci nella lotta contro i parassiti e le malattie delle piante. Sulla stessa linea, e per evidenziare alcuni esempi preoccupanti nelle campagne valenciane, hanno chiesto di autorizzare prodotti fitosanitari diversi dalla famiglia delle strobiruline, per evitare la resistenza nel controllo della pyricularia del riso, e di autorizzare il materiale profoxydim, contro le infestanti del riso Echinochloa e Leptochloa, come approvato dai governi di Italia e Portogallo.

Le richieste hanno insistito anche sulla volontarietà a tempo indeterminato del quaderno agricolo digitale; sul regime semplificato della Pac per i piccoli e medi agricoltori; sull’eliminazione dell’obbligo di avere un consulente in gestione integrata dei parassiti per le aziende al di sotto dei 15 ettari in irriguo e dei 30 ettari in irriguo; sull’eliminazione dell’obbligo di fare fotografie georeferenziate. Un’altra richiesta ribadita è stata la stretta osservanza della Legge sulla catena alimentare, con l’espresso divieto di vendere in perdita e la pubblicazione ufficiale dei costi medi di produzione.

RECIPROCITA’ NEGLI ACCORDI COMMERCIALI

Aguado e García hanno anche sottolineato al Governo di esigere la reciprocità di fronte all’Unione Europea in tutti gli accordi commerciali con i Paesi terzi, così come la revisione e lo studio d’impatto degli accordi in vigore, in particolare con Egitto, Turchia, Marocco e Sudafrica; di paralizzare i negoziati dell’accordo commerciale con il Mercosur; di difendere una clausola di salvaguardia automatica per le importazioni di riso; di sostituire la Legge di Ripristino della Natura, che stabilisce maggiori limitazioni all’attività agricola, con una Legge di Ripristino dell’Agricoltura.

Altre richieste sono state quelle di approvare una Legge di Emergenza per i danni da fauna selvatica; di adattare la Riforma del Lavoro alle esigenze delle campagne agricole; di applicare una riduzione significativa del modulo dell’imposta sul reddito agricolo; di rivedere il Codice Penale e di aumentare le risorse per migliorare la lotta contro i furti nel settore agricolo.

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