«Il Distretto del fiume Po è ancora diviso in due dalla siccità. La parte centro/occidentale risente ancora in maniera importante dell’intensa e duratura siccità osservata l’anno scorso. Le precipitazioni cumulate nel periodo autunnale ed invernale non sono state sufficienti per recuperare il deficit pluviometrico. Qui gli indici standardizzati di precipitazione a 6 e 12 mesi identificano condizioni meteorologiche di diffusa “siccità severa”. Vi sono ampie aree in “siccità estrema”. Tali condizioni hanno mediamente tempi di ritorno superiori a 30-50 anni». Lo scrive l’autorità di bacino, che parla di «situazione decisamente migliore sulla pianura lombarda sud/orientale e sull’Emilia-Romagna».
TEMPERATURE ALTE CON TEMPI DI RITORNO FINO A 50 ANNI
Le temperature osservate a scala distrettuale mostrano valori che da mesi sono superiori a quelli di riferimento. L’indice standardizzato per il mese di gennaio identifica condizioni di “siccità moderata” su gran parte del Distretto, con tempi di ritorno di 10-15 anni. In Lombardia i valori calcolati identificano condizioni di “siccità moderata” con tempi di ritorno superiori ai 20-30 anni. Se si considerano i valori termici osservati negli ultimi 6 e 12 mesi, gli indici standardizzati delle temperature identificano condizioni di “siccità estrema” con tempi di ritorno stimati nell’ordine dei 30-50 anni.
AUMENTANO I DEFLUSSI
Complici le precipitazioni osservate, i deflussi nel mese di gennaio hanno registrato parziali incrementi e gli indici standardizzati dei valori di portata nelle principali sezioni del fiume Po tra il mese di gennaio e la prima metà di febbraio identificano condizioni idrologiche di “siccità severa” (tempo di ritorno circa 10 anni) nella sezione più a monte (Piacenza). Condizioni che tendono a migliorare verso la sezione di chiusura di Pontelagoscuro, dove sono prossime ad una condizione idrologica di “siccità moderata”.
IL VOLUME DEI LAGHI
I volumi dei laghi regolati sono tutti superiori ai valori minimi del periodo, sebbene i valori di invaso rimangano stabili nonostante le erogazioni prossime o pari ai minimi del periodo. Solo il Lago Maggiore registra un graduale e lento incremento del volume di risorsa idrica invasata.