Il brusone del riso Magnaporthe oryzae, è il patogeno più distruttivo che colpisce la produzione di riso in tutto il mondo. Lo sviluppo e l’uso razionale di varietà resistenti è il metodo più efficace, economico e rispetto dell’ambiente per controllare le epidemie di brusone del riso anche in contrasto con la strategia chimica.
GRANDE VARIABILITA’
Premettiamo che esiste una grande variabilità nella popolazione di Magnoporthe oryzae e frequentemente compaiono nuove razze virulente che causano un’elevata pressione selettiva, con il risultato che le varietà resistenti spesso “perdono” resistenza entro 3-5 anni dalla coltivazione diventando suscettibili. Pertanto, l’integrazione di una resistenza ad ampio spettro che duri nel tempo è diventata una sfida importante tra i breeder di riso anche a causa di un numero elevato di geni R nel riso che non sempre risultano efficaci verso tutte le nuove razze fisiologiche del brusone che si mutano in continuazione. Alcuni report riportano che sono stati identificati 146 geni R (resistenza) e 37 di questi sono stati caratterizzati a livello molecolare fino ad oggi permettendo un loro impiego più razionale nelle attività di breeding.
I PROBLEMI DA AFFRONTARE
I problemi principali nell’attuale miglioramento genetico della resistenza al brusone del riso sono:
- disponibilità di pochi geni R (resistenza) che conferiscono reale resistenza al brusone fogliare che al mal del colletto;
- effetto di resistenza delle linee piramidali (accumulo di più geni in un unico genotipo) non è il risultato della somma delle resistenze;
- pochi geni R sono stati utilizzati con successo nel miglioramento genetico assistito da marcatori molecolari.
Sono proposte nuove strategie di utilizzo dei geni R del brusone del riso, nelle principali varietà di riso moderne:
- creazione di un germoplasma resistente;
- screening e l’utilizzo di combinazioni di geni di resistenza ad ampio spettro e durature;
- miglioramento della resistenza al brusone del riso utilizzando l’editing genetico che può essere ottenuto utilizzando mutazioni mirate o tecniche RNAi che silenziano i ceppi virulenti di Magnoporthe oryzae.
I problemi che bisogna affrontare per il miglioramento della resistenza al brusone sono complessi e sono sempre in evoluzione. Sono sfide a livello scientifico e tecnico molto complesse e con elevate difficoltà di successo. Le sfide sono alla base del nostro impegno e seguiranno altre comunicazioni su questo tema. Analizzeremo in seguito le tecniche di screening sia in ambiente controllato che molecolari e saranno analizzati i metodi e i risultati ottenuti relative alle nuove costituzioni di varietà resistenti. Autore: Eugenio Gentinetta
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