Confagricoltura Milano, in questi giorni, ricorda ai suoi iscritti che, «relativamente ai Premi Accoppiati, le norme prevedono l’utilizzo di semente certificata, in dosi minime stabilite per Decreto. Inoltre è previsto che “la prova dell’utilizzo di seme certificato è assolta dalla presenza nei documenti fiscali delle seguenti informazioni minime:specie; – varietà; – n° di partita (comprensivo del lotto); – categoria; – quantità, avendo cura di evidenziare in chiaro l’unità di misura. Qui viene indicata la quantità. I sopracitati documenti devono essere allegati alla domanda unica e solamente in assenza di una delle predette informazioni (su fattura di acquisto o ddt di trasporto) vi è l’obbligo di allegare i cartellini varietali».
IL CONTRIBUTO DELL’ENTE RISI SULLA QUESTIONE SEME
Apparentemente, un’informativa di routine, se non fosse che su questo argomento si è mosso l’Ente Nazionale Risi per ottenere una deroga alla normativa vigente, che consentirebbe di ricevere l’aiuto secondo modalità diverse da quelle indicate nella circolare AGEA del 14 marzo 2024 (leggi l’articolo per conoscere le modalità). Secondo fonti informate sentite da Risoitaliano, ci sono probabilità che la deroga sia concessa: le fonti ci dicono che «la circolare uscirà prossimamente». (foto di Margherita Tomatis)
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