Prosegue il preoccupante andamento meteo-climatico con accumuli nevosi abbondantemente sotto la media. Il Lago Maggiore fatica a riempirsi. Le falde sono in costante e fisiologico calo ben oltre i livelli riscontrati lo scorso anno.
ACCUMULO NEVOSO
Si è analizzata la situazione dell’accumulo nevoso al 9 marzo dell’ultimo quindicennio a diverse quote, comprese tra 1300 e 2800 mslm, sul massiccio del Monte Rosa. La seguente tabella riporta i dati osservati.
Nelle ultime due settimane non si hanno avuto precipitazioni nevose in grado di invertire la mancanza di accumulo. Analizziamo ora le medie complessive per anno tenendo conto delle 4 fasce altimetriche cumulando i dati annuali indicati nella precedente tabella.
Emerge ancora come il dato al 9 marzo 2022 sia ancora il più basso degli ultimi 15 anni a pari data. Ben 39 cm contro una media di 140, cioè il 72 % meno della media dell’ultimo quindicennio. Un dato straordinariamente basso, soprattutto perché influenzato dallo scarso accumulo alle quote superiori dove si riscontra un accumulo di soli 55 cm. Un dato in calo negli ultimi 15 giorni, a fronte di una media di 200 cm, il 75 % meno della media nell’intorno dei 2800 m slm. Quindici giorni fa tale differenza era del 65 %, dopo un piccolo recupero ora si è tornati su una differenza percentuale pari ai dati peggiori di questo inverno. Per comodità di lettura riportiamo anche i dati organizzati in istogrammi e linee di tendenza.
In una scala di allarme da 0 a 5, dove 5 rappresenta la massima allerta, l’attuale scarsità di accumulo nevoso può essere sicuramente classificata con un valore 5 (il massimo). Rispetto al 4 della scorsa settimana, il passaggio al valore massimo è dovuto sia all’ulteriore riduzione del manto nevoso che ad un mero dato di calendario che lascia alle spalle il periodo solitamente più nevoso.
SITUAZIONE ACCUMULO LAGHI
Analizziamo la situazione del lago Maggiore, dove tutti gli indicatori evidenziano una situazione, anche qui, particolarmente complessa. Si riporta di seguito il grafico visionabile sul sito laghi.net.
Andamento neve 9 marzo- 2008 2022 Massiccio Monte Rosa,
La lettura del grafico evidenzia una situazione idrometrica di accumulo ancora di poco sopra lo zero. La quota di invaso a Sesto Calende, negli ultimi 15 giorni, si è mantenuta costante intorno ai 5 cm. Questo, in conseguenza di lavori in corso sullo sbarramento di regolazione della Miorina. Il dato che resta ancora preoccupante, soprattutto se abbinato allo scarsissimo accumulo nevoso, è l’afflusso come si può rilevare nella seguente tabella.
Un afflusso medio inferiore ai 70 m³/s è un dato estremamente allarmante che determina un tempo di riempimento stimabile in mesi.
Ovviamente con le piogge primaverili il tempo di riempimento verrà ridotto a qualche settimana al più. Se permane l’assenza dell’accumulo nevoso, è utile ragionare sull’autonomia del Lago Maggiore. In assenza di afflussi significativi (inferiori a 100 m³/s), pur adottando la quota di invaso autorizzata a 150 cm ed ipotizzando una soglia minima di regolazione a – 20 cm, è ragionevolmente inferiore ai 30 giorni. Dopo di che sono inevitabili riduzioni importanti alle derivazioni agricole e idroelettriche. In una scala di allarme da 0 a 5, dove 5 rappresenta la massima allerta, l’attuale livello idrometrico, se valutato insieme alla scarsità di accumulo nevoso, determina un’allerta 4.
SITUAZIONE FALDA
Confagricoltura Pavia, prosegue nel monitoraggio quotidiano della falda in una sezione rappresentativa al termine della pianura risicola irrigua in prossimità del salto di terrazzo della valle del Po a Sartirana Lomellina. L’analisi di dettaglio del comportamento della falda è iniziata nel maggio del 2021. Il seguente grafico evidenzia l’andamento della falda con una escursione di oltre 300 cm tra il valore minimo riscontrato ed il valore massimo misurato.
Negli ultimi 15 giorni si è riscontrato un ulteriore calo della falda di circa 6 cm. Il dato preoccupante è che la falda continua ad abbassarsi ben oltre il livello minimo dello scorso anno. Attualmente siamo a quasi 20 cm in meno rispetto al 2021, come si può riscontrare dal grafico. Tale peggioramento della piezometrica di riferimento, determinerà un inevitabile ulteriore ritardo nella riattivazione di fontanili e colature.
SCALA DI ALLARME RISERVA
Combinando gli indici dell’ipotetica scala di allarme derivanti da accumulo nevoso, invasi lacuali e falda, si ottiene un fattore 14 su un massimo di 15.
Un indice di allarme quanto mai preoccupante, in peggioramento rispetto alla precedente proiezione (fonte: ConfagricolturaPavia).