Come anticipato da Risoitaliano (leggi), ieri, Euricom ha annunciato di avere «ricevuto l’autorizzazione antitrust per formare una partnership 50:50 con Fatima Rice Mills (Pvt) Ltd. (“Fatima“), diventando una delle prime società straniere a stabilire una base per la produzione di riso per l’esportazione in Pakistan».
LA SODDISFAZIONE DI SEMPIO
Un’operazione che rende la società pavese « l’unico grande operatore nel settore del riso con un partner locale e una base per l’esportazione in Pakistan». Il Basmati è un riso aromatico che per anni non ha avuto concorrenti in Italia, ma recentemente i sementieri italiani hanno selezionato varietà aromatiche e questa notizia non farà sicuramente piacere alla filiera. Inoltre, pur dando la notizia, Euricom la accompagna con una frase – «Le condizioni dell’operazione non sono note» – che è sospetta. Come fa a non conoscere le condizioni dell’operazione chi la fa? Il comunicato si conclude con la soddisfazione del presidente Bruno Sempio («Lavoriamo con Fatima da 15 anni, avendo costruito una forte partnership che ha permesso ai consumatori europei di gustare un riso basmati di alta qualità.
IL CONTROLLO SULLA CATENA BASMATI
Questa partnership ci aiuterà a rafforzare il nostro controllo sulla catena di approvvigionamento del basmati e raggiungere un maggior grado di integrazione verticale, saremo quindi più efficaci nel garantire l’approvvigionamento e nell’attuare pratiche etiche e sostenibili. Questo aspetto è sempre più importante per noi e per i nostri clienti») e l’annotazione che «la transazione dovrebbe essere completata entro il 31 dicembre 2024». Nella foto, Bruno Sempio.
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