Listino privo di novità quello emesso in seguito alla seduta di borsa di ieri a Mortara. L’unica variazione, relativa a Vialone Nano, è un allineamento a quanto già proposto martedì a Milano, l’altra sede in cui questo comparto viene quotato.
SCAMBI RIDOTTI E PREZZI STABILI
Come avvenuto tra lunedì e martedì (leggi l’ultima analisi), la domanda si mostra interessata all’acquisto di pochi comparti. L’offerta non è convinta da tutti i prezzi proposti e cede volentieri solo alcuni dei gruppi merceologici a listino. Questi atteggiamenti portano a scambi ridotti ma stabilità nelle valutazioni. Ciò in quanto dove vi è scarsa domanda si riscontra anche scarsa offerta, nei comparti con prezzo maggiormente calato nelle scorse settimane. Viceversa dove il prezzo ha tenuto di più, risultando più accettabile dai risicoltori, la domanda è più presente. I segmenti di mercato interessati da questa dinamica sono i lunghi B, scambiati tra i 48 ed i 50 €/q lordi, Selenio, a 55 €/q lordi, e il gruppo Baldo. Quest’ ultimo continua ad essere valutato in questa sede 75 €/q lordi, a differenza di tutte le altre borse in cui è ad 80.
I risoni meno cercati dalle riserie continuano ad essere quelli più adatti alla preparazione di risotti, gruppi Carnaroli, Arborio e Roma. Per questi comparti la disponibilità è importante ed il consumo non si è mai ripreso del tutto dal calo dello scorso anno dovuto alla crescita nei prezzi, più lenta a rientrare sugli scaffali rispetto che in sala di contrattazione. Poca offerta invece per i lunghi A da parboiled e per i tondi (escluso il già citato Selenio) ai prezzi proposti dopo gli ultimi cali. Questo fa si che tali quotazioni non calino ulteriormente. Ad esempio i tondi generici (qui alla voce Sole e similari) traballano da alcune sedute, con diverse varietà del gruppo che ricevono offerte non superiori ai 45 €/q lordi. Queste, non essendo corrisposte dai risicoltori, non risultano capaci di far calare il listino in questa sede.
PRIME PREVISIONI SULLE SEMINE ED I LORO POSSIBILI EFFETTI
Novità della settimana la pubblicazione del primo sondaggio semine provvisorio da parte di Ente Nazionale Risi. Questo, si afferma, copre effettivamente il 17% della superficie totale del 2023, da cui sono state sviluppate le proiezioni. Lo proponiamo di seguito, preceduto da quello proposto qualche settimana fa da Rice Up, basato, secondo quanto scritto sulla loro pagina, sulle superfici di seme certificato e sul confronto con diversi addetti ai lavori.
Si prevede una crescita nella superficie totale, dimezzata da Ente Risi (+2,7%) rispetto alle previsioni dell’associazione spesso rappresentata dal mediatore Paolo Ghisoni (+6,5%). Le previsioni differiscono in modo sostanziale su buona parte dei numeri proposti, le tendenze meno. Per i tondi ENR prevede una crescita complessiva molto più contenuta, in seguito ad un calo nell’investimento per le varietà recentemente più apprezzate, grazie allo sviluppo della cucina asiatica. Vedremo se alcune delle new entry si inseriranno in questo mercato, forse anche tra i medi in netta crescita, o se i prezzi di questa nicchia torneranno a crescere come molti mesi fa. Per i lunghi B da una parte si prevede una sostanziale stabilità dall’altra un brusco calo. In ogni caso se il mercato internazionale dovesse rimanere complesso come è attualmente questi risi potrebbero riservare sorprese positive nei listini in futuro. semine
MENO SUPERFICIE PER IL MERCATO INTERNO MA MOLTE INCOGNITE
Forti aumenti previsti per i lunghi A da parboiled/export, di oltre il 50% per l’Ente. Visto il mercato attuale e la disponibilità questo potrebbe risultare negativo per le quotazioni. I gruppi Baldo e S. Andrea, molto richiesti ed apprezzati oggi, in forte crescita per ENR, decisamente meno per Rice Up. Per questi gruppi, commercializzati all’estero ma prodotti quasi esclusivamente in Italia, un surplus produttivo potrebbe portare a prezzi in calo nella prossima annata. Per questa campagna la disponibilità rimane poca.
Previsti cali per i gruppi Arborio e Carnaroli. Questi fattori andranno analizzati considerando anche le quasi certe rimanenze che si avranno, trattandosi di comparti con grande disponibilità e poco smercio ad oggi. Nel mercato dei risi da risotto vi sarà poi l’influenza del gruppo Roma, che entrambe le tabelle prevedono in crollo vista l’impossibilità di avere semente certificata di Barone Cl in questa campagna. Un futuro difficile da prevedere, dunque, per il mercato interno, che sarà influenzato anche dall’andamento al consumo. Autore: Ezio Bosso.
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