Come consuetudine, anche quest’anno Il Consiglio di Presidenza di Airi ha valutato i quantitativi di risone ritirati dalle industrie risiere negli ultimi 10 anni (si veda la tabella), le disponibilità della campagna in corso e le prospettive commerciali future, condividendo le indicazioni di semina necessarie per soddisfare il fabbisogno della campagna 2021/22. Nonostante la consapevolezza che viviamo un periodo caratterizzato da notevoli incertezze dovute all’evoluzione della pandemia ed alla situazione politica mondiale che potrebbero condizionare l’andamento dei mercati delle materie prime anche agricole, Airi invita i produttori a riflettere positivamente sul costante aumento della domanda di riso. La preferenza che i consumatori continuano a dare al nostro prodotto, con un costante aumento dei consumi negli ultimi anni sia in Italia che nell’Unione Europea, meriterebbe di essere accompagnata da scelte colturali razionali e non emotive. Con queste premesse, Airi chiede ai produttori di dare fiducia al riso seguendo queste indicazioni di semina:
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- riso tondo:
- incrementare il selenio per soddisfare la richiesta in aumento dei consumi etnici (sushi);
- incrementare il centauro, varietà preferita per la seconda trasformazione in molti processi industriali;
- Ridimensionare in modo ragionevole la superfice investita a tondo generico;
- riso tondo:
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- Loto, Ariete e similari: costante andamento dei consumi;
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- Baldo e similari: riso che si conferma apprezzato sul mercato turco;
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- varietà tradizionali (da risotti): all’aumento graduale ma costante dei consumi occorrerebbe rispondere con un incremento razionale e costante delle superfici;
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- riso lungo B (indica): poiché il 75% dei consumi nella UE è coperto da risi d’importazione, considerate le ricorrenti limitazioni di vario tipo che le condizionano, si renderebbe necessario incrementare le superfici investite a riso Indica per aumentare il consumo di riso Italiano nella U.E. riducendo gradualmente la dipendenza dal riso proveniente da altre origini.
Nella tabella le indicazioni Airi per gruppo varietale, confrontate con le indicazioni dell’anno precedente e gli ettari effettivamente coltivati nel 2020. In totale si auspica un aumento di almeno 15.000 ettari, per puntare ad una superficie superiore ai 240.000 ettari, peraltro già raggiunta in campagne scorse. Autore: Airi